L'ultimo balzo dalla sella - iconico festeggiamento di ogni sua vittoria - nella cornice più prestigiosa: intramontabile Frankie Dettori, che a 52 anni si congeda dal Royal Ascot nel migliore dei modi, con l'ennesimo successo di una carriera leggendaria.

In sella al purosangue Gregory, di proprietà qatariota, il fantino italo-britannico si è imposto al Queen's Vase, una corsa di grande tradizione che risale addirittura al 1938. Spettatore d'eccezione dell'ennesima impresa di Dettori - arrivato alla sua Last Dance, a fine anno ha confermato il ritiro dalle corse - re Carlo III, che per la prima volta ha assistito al prestigioso concorso ippico nelle vesti di monarca. Un debutto sfortunato per il neo-sovrano: nella stessa gara di Dettori, il suo cavallo, Circle of Fire, ha chiuso solo al quarto posto. «Pensavo che non sarebbe mai potuto accadere - l'incontenibile felicità di Dettori - Vincere alla mia ultima apparizione qui è qualcosa di indescrivibile. Mi sento felicissimo, ma allo stesso tempo triste».

La 78esima vittoria ad Ascot rompe il sortilegio che nella seconda giornata del concorso gli aveva riservato un filotto di sconfitte, per tre volte relegato sul secondo gradino del podio. «Non credevo che fosse possibile vincere quest'anno ad Ascot, ero quasi rassegnato», ha aggiunto Dettori, che ora è il grande favorito (5/2) per il St Leger (Doncaster), l'ultima classica inglese cui Frankie parteciperà a settembre.

Quando infine calerà il sipario su una carriera che lo ha reso una leggenda vivente dell'ippica, specialmente in Inghilterra dove è diventato una celebrità anche grazie alle frequenti apparizioni in televisione. Il suo nome resterà per sempre associato al Royal Ascot dove ha compiuto il suo capolavoro, riuscendo a vincere in una sola giornata, nel 1996, tutte sette le gare a cui aveva preso parte. 

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