Dalla Serie A al Tour: tutte le sfide dello sport sardo nel 2016
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È un 2016 di grandi sfide per lo sport sardo, quello che comincia con la partitissima di basket, Milano-Sassari. Un anno di rivincite, di riscatti, di conferme e soprattutto di grandi sogni, dato che porta con sé la magia dei Giochi Olimpici. E la Sardegna a Rio vuole esserci.
Cominciamo con il calcio. Il Cagliari ha perso la Serie A e al 2016 chiede di ritrovarla. È a metà del cammino ma non può certo distrarsi, perché la prima sfida sarà proprio contro chi può portargli via il primato: il Crotone. Sarà uno dei pochi scontri diretti in trasferta: Novara, Pescara e Brescia dovranno confermare le loro vittorie al Sant’Elia. Oltre alla Serie A, il Cagliari gioca anche per un altro obiettivo: lo stadio Sant’Elia. Qui la partita si gioca con (e finalmente non contro) il Comune, ma il problema sarà trovare casa nei due campionati in cui lo stadio cagliaritano sarà inagibile per la demolizione e la ricostruzione.
Sempre nel calcio ci sono altre scommesse, in Serie D. Quella dell’Arzachena, inattesa capolista, e quella dell’Olbia che si affida a Cossu per inseguire una Lega pro che rientra nei piani del nuovo patron Marino, amico di Giulini.
Restiamo negli sport di squadra, perché la Dinamo sarà la prima a iniziare l’anno. In Italia per fare meglio del 2015 bisogna vincere tre trofei: Scudetto, Coppa Italia e quindi Supercoppa. In Europa l’EuroCup può addolcire l’amarezza di un EuroLega senza vittorie. Sullo sfondo, la minaccia di Stefano Sardara che a giugno potrebbe lasciare. Ma per questo c’è tempo…
Nella pallavolo, una ragazza di Narbolia stringe forte la bandiera dei Quattro mori. Ad Ankara, tra pochi giorni, la giovanissima palleggiatrice guiderà l’Italia alla conquista del difficilissimo lasciapassare per l’Olimpiade in un torneo con le otto migliori squadre d’Europa in lizza. Se andrà male, ci sarà un’altra chance, ancora più difficile, in Giappone. Ma la campionessa iridata Under18 ci crede, eccome.
Comincia invece nell’Isola, sulle strade di casa, l’assalto di Fabio Aru ai due grandi obiettivi del 2016: il Tour de France e le Olimpiadi di Rio. Due avventure inedite per il campione di Villacidro, reduce da un 2015 che lo ha consacrato come stella di prima grandezza nel ciclismo dei Grandi Giri. Dopo la vittoria alla Vuelta, però, tutto sarà ancora più difficile per lui e per l’Astana.
La caccia a Rio de Janeiro sarà anche l’obiettivo di Giuseppe Guttuso, reduce dal bronzo tricolore sui 50 metri stile libero e dall’argento nella staffetta veloce agli Europei in vasca corta. Per riuscire a strappare la convocazione (magari per un posto nella staffetta 4x100 stile) dovrà provare ad abbattere il muro dei 48”, abbassando ulteriormente il fantastico 48”07 stampato alla recente Coppa Brema.
Ma le sfide sono davvero tante: riuscirà l’Amsicora a confermare almeno uno dei due scudetti dell’hockey vinti nel 2015? E il pilota Omar Magliona saprà restare grande nella categoria assoluta, dopo sei successi nel campionato italiano di velocità in montagna di classe Cn? E riuscirà Max Caria a trovare i fondi per l’assalto all’Everest? E, nell’atletica, il 2016 sarà ancora l’anno di Claudia Pinna, che cercherà il mondiale di mezza maratona? Ed Eugenio Meloni con la canotta dei carabinieri saprà portare l’asticella sempre più in alto? L’Isola tornerà a vestire una cintura di prestigio nel pugilato, magari con Alex Goddi, o a calcare il ring olimpico con Manuel Cappai? E sarà coronato il sogno del canottiere oristanese Stefano Oppo, di vogare nelle acque di Rio?
Non resta che attendere: buon 2016 a tutti!