Un inno allo sport, cantato a gran voce da chi lo ha praticato a livello agonistico, arrivando al podio in competizioni di livello nazionale, europeo e mondiale. Medaglie, scudetti, trionfi conquistati da personaggi che hanno fatto la storia della pallanuoto e del calcio.

La serata delle premiazioni Fair Play Panathlon Club Sassari, organizzata presso l’Hotel Lybissonis di Porto Torres, brillava dell’oro dei campioni, un contenitore di successi e di lezioni. Di vita e di sport. «I giovani sportivi che affrontano fatica e stress devono essere accompagnati per raggiungere il successo. Bisogna conoscerli in profondità, bisogna sentirli col cuore». Queste le parole di Sandro Campagna, ex pallanuotista e attualmente allenatore della Nazionale di pallanuoto, uno dei tecnici più vincenti al mondo. Dalle mani di Marcello Sassu, presidente Panathlon Sassari, Campagna ha ricevuto il premio alla carriera. Ma il suo contenitore delle medaglie è strapieno. Da giocatore è stato campione olimpico nell’edizione di Barcellona 1992, oro (1994) e argento (1986) ai Campionati Mondiali, oro (1993) e bronzo (1987, 1989) ai Campionati Europei, oro in Coppa del Mondo 1993.  Il 19 aprile 2012 ha ricevuto la Palma d’Oro al Merito Tecnico. Esempio di gioco leale, di vero fair play appunto.

Sandro Campagna, allenatore Nazionale pallanuoto (foto Pala)
Sandro Campagna, allenatore Nazionale pallanuoto (foto Pala)
Sandro Campagna, allenatore Nazionale pallanuoto (foto Pala)

E di rispetto delle regole nello sport sono di un esempio le ex stelle del calcio, i fratelli Mario e Marco Piga, galluresi di nascita, premiati con una targa per la carriera strepitosa, un percorso che li ha visti competere nelle squadre della Torres, dell’Avellino e della Lucchese, per citarne alcune. Il centrocampista Mario contribuì alla storica promozione dell’Avellino in Serie A nella stagione 1977-78. Prima l’ingresso nella Torres  dove è ritornato nel 1986, la squadra che lo aveva lanciato. Marco, il fratello gemello, milita in Serie A e in Serie B, tocca con i piedi la competizione leale, e poi sacrifici e umiltà. «La nostra era una famiglia poverissima, mio padre lavorava in Svizzera, e riuscivamo a vederlo solo due volte l’anno  – racconta Marco Piga – e quando Vanni Sanna e Federico Allasio vennero a proporci di entrare a far parte della Torres, inizialmente rifiutammo perché avevamo concluso l’accordo con il Torino». Poi invece l’unità della famiglia prevalse su tutto. «Ci proposero di trasferirci a Sassari, un contratto di 150mila lire al mese, l’appartamento gratuito per i miei genitori e un posto di lavoro per nostro padre. Così decidemmo di farlo rientrare dalla Svizzera – aggiunge Mario Piga - e accettammo la proposta per riunire la famiglia».

Applausi e commozione per un evento, curato da Danilo Russu, presidente della Federazione italiana nuoto, una iniziativa che ha visto la partecipazione anche di Francesco Sanna, governatore Panathlon Sardegna. In fondo alla sala, il passato e il presente della Torres. Il “super” ex presidente Bruno Rubattu che negli anni Ottanta portò la squadra torresina in C1, una promozione sudata e meritata. Insieme a Pier Luigi Pinna, direttore generale della Torres e proprietario Abinsula, hanno consegnato la maglia numero 10 e 11 rossoblù a Mario e Marco Piga. E poi gli altri dirigenti che stanno dando prestigio alla società, Antonio Planeta e Vindice Silvetti. «In due settimane abbiamo costruito una squadra per affrontare un campionato, lo scorso anno molto difficile e, quest’anno, con una pianificazione siamo riusciti a costruire una formazione che si sta rivelando molto competitiva». La serata ha visto la premiazione anche della squadra femminile della Real Sun Service, protagonista di un vero gesto di fair-play. 

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