L'obiettivo è dichiarato: -103 metri. Questa, la quota indicata dalla campionessa cagliaritana di apnea, Chiara Obino, per il tuffo in assetto costante con la monopinna che domani in Turchia apre la sua partecipazione al 5° campionato mondiale CMAS outdoor. L'azzurra arriva all'esame di Kas forte del record italiano nelle due pinne (-87), messo a segno a fine agosto a Cefalù, durante la Mediterranea Cup.

La trasferta era iniziata con un primo tuffo di allenamento a -104, invalidato per non aver completato correttamente il protocollo d’uscita. E con difficoltà nel sonno, legate ai diversi e serrati ritmi quotidiani che la Obino ha dovuto fare propri con rapidità. Rispetto alle colleghe, in Turchia già da un mese, il lavoro le ha concesso solo una settimana per ambientarsi al nuovo campo di gara.

“Finalmente sento di avere recuperato totalmente il pieno delle mie risorse”, ha dichiarato alla vigilia della prima discesa, “avrei avuto bisogno di qualche giorno in più per acclimatarmi al meglio, poter iniziare gli allenamenti con tuffi più facili per poi incrementare e invece sono dovuta andare sui miei massimali da subito avendo poche giornate a disposizione”.

L'ultimo allenamento, domenica prima della pausa di oggi, è stato condizionato da problemi tecnici: nell'impossibilità di compiere i tuffi più fondi, si è dovuta accontentare di scendere a 70 metri. Quanto basta per tenere il contatto con l'acqua, provare il protocollo dei carichi per la compensazione e fare una risalita intensa seppur breve.

Il campionato mondiale prevede per lei anche il tuffo con la due pinne, sabato 9 ottobre.

© Riproduzione riservata