Il giorno dopo, l’amarezza per la sconfitta casalinga subita dall’Orocash Picco Lecco nel posticipo della 6ª giornata di ritorno della A2 femminile di volley è anche maggiore.

L’Hermaea Olbia chiude l’anno leccandosi le ferite per il settimo kappaò consecutivo. Un risultato che la inchioda al penultimo posto del Girone B, a quota 12, e che con un gap di 10 punti dal quinto, che vale poule promozione e insieme salvezza diretta, a tre turni dalla fine della stagione regolare, la condanna alla zona retrocessione e a giocarsi la categoria nella post season.

Un successo giovedì contro Lecco, a segno al GeoPalace 3-2 dopo che le galluresi avevano sprecato un match point, non avrebbe cambiato di molto la situazione. Ma il rammarico resta, come svelano le dichiarazioni rilasciate nel post partita da Dino Guadalupi. «Nei momenti decisivi abbiamo commesso errori, mentre Lecco ha giocato quasi sempre la palla giusta: la differenza tra noi e l’avversario è stata poca, possiamo fare meglio di così in alcuni aspetti del gioco», spiega il coach dell’Hermaea. «Abbiamo sofferto la loro battuta e rallentato troppo nel gioco, e l’avversario ha potuto giocare troppe volte in maniera semplice, ma la squadra è sempre stata in partita al di là degli episodi. È difficile dirlo – aggiunge poi Guadalupi – ma in termini di prestazioni si è visto un passo avanti. Non siamo stati continui dal punto di vista tecnico, ma sotto il profilo mentale sì: dobbiamo continuare a lavorare».

Il tempo non mancherà durante la sosta del campionato, che terminerà il 7 gennaio, quando l’Hermaea andrà a fare visita al Melendugno, quartultimo in classifica (+4 sulle biancoblù), in un altro scontro diretto in chiave salvezza. Nella speranza di cogliere qualcosa di più del punto strappato al Lecco prima della pausa natalizia. Perché i punti conquistati nelle prossime tre partite faranno classifica nella post season e un pezzo di salvezza.

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