Una stagione perfetta, una macchina straordinaria, capace di vincere 22 gare sulle 28 ancora giocate, di vincere 14 partite sulle 14 finora giocate in casa. Una macchina perfetta e un allenatore, Raffaele Cerbone, che conosce l'Eccellenza (ma anche la Serie D), come le sue tasche. Un presidente, poi, Giovanni Sanna, un gentiluomo che tratta i giocatori come figli senza far mancare nulla a nessuno. In altre parole: Il Budoni è una gran società. L'anno scorso la squadra è retrocessa dalla D, quest'anno si è subito rilanciata, vincendo un campionato difficilissimo con almeno altre tre squadre costruite per vincere.

«Abbiamo meritato la vittoria-ha commentato domenica scorsa Cerbone. Oggi abbiamo vinto contro un avversario fortissimo». E poi il presidente Giovanni Sanna. «I ragazzi non sono mai mancati all'appuntamento per impegno, serietà, capaci di esprimersi sempre al meglio. E poi un allenatore come Cerbone che ovviamente abbiamo già confermato». 

Alla fine del girone di andata, il Budoni era secondo a due punti di distacco dal Monastir. In queste prime 13 gare di ritorno, la squadra gallurese ha conquistato 12 punti in più del Monastir che ora insegue a dieci punti di sitacco. Il Tempio è a 11 punti, l'Ossese, addirittura a 20. I nomi dei giocatori? Forzati, La Rosa, Raimo Farris, Esposito, Spano, Veneroso,  Bringas, Barboza, Tapparello, Cappai, Teliz, Sefanoni, Tokic, Hundt, Moscaritolo, Iacob, Scioni, Piassi, Cannas. In Serie D il Budoni ci ha giocato diversi anni. Quando è  scivolato in Eccellenza, ci è tornato subito, grazie ad una organizzazione societario perfetta che puntualmente ha ricostruito la macchina per vincere.

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