E adesso c’è paura di finire in zona playout. Il vantaggio della Torres scende a sole due lunghezze dopo la sconfitta interna col non irresistibile Pontedera. Agli ospiti basta la rete di Catanese nel primo tempo (lasciato solo a colpire di testa) per portarsi via l’intera posta come all’andata. E alla fine sono fischi. 

Il tutto sotto gli occhi di un ospite d’onore: Gianfranco Zola, ex rossoblù della squadra che approdò in C1 e oggi vice presidente della Lega Pro. Cercatissimo per selfie e autografi. 

Dossena, Zola, Pinna, Ennas, ex Torres di fine anni '80 (foto G. Marras)
Dossena, Zola, Pinna, Ennas, ex Torres di fine anni '80 (foto G. Marras)
Dossena, Zola, Pinna, Ennas, ex Torres di fine anni '80 (foto G. Marras)

Nell’undici di partenza Sottili propone a sorpresa Garau in porta e Ruocco in attacco insieme a Omoregbe. I rossoblù hanno un discreto avvio rendendosi pericolosi al 10’ su punizione bassa di Urso e al 24’ su traversone di Ruocco, che rimette in mezzo Lora. Lo stesso Ruocco va due volte al tiro di piede e di testa ma senza la necessaria potenza.

Alla prima vera azione passa il Pontedera: al 28’ l’esterno Peli affonda a destra, crossa e Catanese è solo e colpisce di testa.

La gara potrebbe riaggiustarsi dopo l’espulsione di Ladinetti (ma forse il colpo al viso su Masala lo aveva portato un compagno), ma Urso cinque minuti dopo commette fallo per fermare un avversario dopo l’errore di Dametto e si ritorna dieci contro dieci. Toscani che al 42’ vanno vicino al raddoppio con Cioffi che però una volta in area alza il tiro.

Nella ripresa il tecnico Sottili effettua i cambi. Si sveglia Omoregbe che produce due accelerate con traversone da destra ma i compagni non ne approfitta. Nel finale si vede pure Scotto, che su punizione sfiora il palo. L'unica nota lieta di una gara che testimonia l'involuzione mentale di un gruppo che si impegna ma non ha abbastanza cattiveria o qualità per tirarsi fuori dall'ansia.

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