Sport, a Cagliari la Honor Submission Challenge Alberto
Diaz: «Vi spieghiamo il successo del brazilian jiu-jitsu»La Honor Submission Challenge torna a Cagliari. “Dopo il successo registrato nel 2022, proponiamo la seconda edizione del torneo dedicato al jiu-jitsu brasiliano, disciplina dalla quale originano le moderne arti marziali miste”, spiega l’organizzatore Alberto Diaz.
“L’ambassador sarà la leggenda Roger Gracie, erede della famiglia che l’ha inventato ispirandosi al jujitsu giapponese, che a sua volta trae origine da quello dei monaci buddisti indiani, e dieci volte campione del mondo, e siamo felicissimi di poter tornare a Cagliari, perché questo è un grande ponte tra la Sardegna e gli Emirati Arabi Uniti: a tal proposito”, prosegue Diaz, rappresentante per l’Italia del coordinamento della Roger Gracie Academy, “abbiamo il piacere di annunciare la presenza dello sceicco Sheikh Tarik bin Faisal Al Qasimi e di una delegazione qatariota, con l’obiettivo di sbarcare presto con la manifestazione anche a Doha. Sarà un’ottima occasione per i nostri partner, per esplorare i mercati del Medio Oriente: vi aspettiamo numerosissimi al Teatro Doglio”. Dove sabato, a partire dalle 18, si svolgerà la Honor Submission Challenge.
L’evento, che ha come prossime tappe Dubai e Sidney, punta a promuovere lo sport di lotta, i suoi valori e principi, la disciplina, il rispetto e la connessione di tutti gli appassionati e atleti a livello internazionale, e vanta nell’appuntamento di Cagliari la partecipazione di rappresentati della disciplina del calibro di Fabricio Andrey, Robert Degle, Ashley Williams, Carlos Henrique, Thiago Sa, Martina Zola, Gamila Kanew, Carlos Santos, Diego Reis, Jack Sear, Mica Galvao e Charles Negromonte.
“Il brazilian jiu-jitsu sta entrando nel mainstream e sta crescendo anche grazie a praticanti come Elon Musk, Mark Zuckerberg e l’attore Ashton Kutcher”, prosegue il padrone di casa della Honor Submission Challenge. “Ma alla base del suo successo c’è la filosofia della famiglia Gracie, che ti consente di venire fuori al 100 per cento a livello caratteriale”. Le arti marziali come scuola di vita. “Nel brazilian jiu-jitsu arrivi allo scacco matto dell’avversario in maniera non brutale e violenta, ma piuttosto meditativa e scientifica, portandolo a terra e costringerlo alla resa con la supremazia tecnica”, Chiosa Diaz. Appuntamento, allora, a sabato e all’evento di Palazzo Doglio. Dove lo spettacolo è garantito.