I dettagli fanno la differenza, nello sport così come nella quotidianità. Ed è proprio un dettaglio, quasi un’inezia, a fare entrare Sophia Dubois di diritto nella storia del nuoto sardo: la nuotatrice dell’Esperia, lo scorso fine settimana in vasca corta nella piscina di Terramaini a Pirri, ha siglato il nuovo record sardo assoluto sui 100 stile libero con il tempo di 55’’99, diventando la prima nuotatrice sarda ad abbattere il muro dei 56 secondi. L’allieva del tecnico Marco Cara si caratterizza per leve lunghe, un’ottima altezza, una nuotata elegante ma che sa essere potente: la sua condotta di gara è stata quella di chi sa che per distinguersi bisogna rischiare ma senza bruciare energie preziose; il passaggio al primo 50 è deciso, la Dubois tira da subito ma la sua tecnica di nuotata resta fluida, non si scompone. La terza vasca da 25 è quella cruciale perché l’esperina dà un netto cambio di ritmo che le consente di mettere un tassello fondamentale per il primato regionale, frutto di una conclusione caparbia nella parte finale nonostante la fatica. «Puntavamo a questo record, era nelle corde di Sophia», osserva il tecnico Marco Cara, 43 anni mentre i suoi atleti si riscaldano nella piscina di via Pessagno a Cagliari, sede del club granata. «Ma dobbiamo puntare a fare ancora meglio: questo risultato deve essere un punto di partenza».

Cara dopo vari tentativi finalmente il record sardo assoluto e un crono sotto i 56 secondi.

«Sì, per un centesimo il che dimostra quanto le piccolezze possano fare la differenza. Sophia valeva il record e un crono di questo tipo, già l’11 dicembre scorso ai Tricolori ha nuotato in 56’’19 si vedeva che poteva migliorare ancora. È un ottimo risultato che deve darle consapevolezza delle proprie potenzialità».

Poteva fare ancora meglio?

«Premetto che qualsiasi atleta può sempre fare meglio e non deve mai accontentarsi. Ma per questa volta siamo molto soddisfatti: Sophia ha avuto qualche piccolo problema fisico che tra gennaio e febbraio non le ha consentito di allenarsi al massimo delle sue forze, questo non è un fattore da sottovalutare. Ha nuotato in maniera molto determinata, senza demordere facendo un salto di qualità importante».

Cosa è mancato l’anno scorso per ottenere il primato sardo?

«Mah, direi giusto un po’ di convinzione. Sophia sta crescendo stagione dopo stagione e, andando avanti nel tempo, prenderà sempre più consapevolezza di ciò che può fare».

Nelle tre giornate di gare non sono mancati altri buoni risultati.

«Esattamente: si è migliorata sui 50 stile e sui 200 ha nuotato a un centesimo dal proprio personale. Ha sicuramente disputato ottime prove».

Da questo momento in poi Sophia Dubois si concentrerà solo sullo stile libero?

«Assolutamente no, è bene essendo ancora molto giovane che spazi in tutti gli stili: farà, in particolare, anche il delfino e i misti dove sui 100 riesce a esprimere al massimo le sue caratteristiche veloci».

Che tipo di nuotatrice è Sophia Dubois?

«Una velocista resistente con ampi margini di crescita».

Stagione in vasca corta archiviata, quali saranno le prossime sfide?

«Direttamente in vasca da 50: l’obiettivo sarà quello di ottenere il tempo limite per i Tricolori Assoluti. Non bisogna mai perdere motivazione, è fondamentale continuare ad allenarsi con umiltà curando ogni singolo aspetto per arrivare a livelli sempre più alti».

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