Il “mercoledì nero” dell’Olbia non è solo il 4-0 subito a domicilio dalla Juventus Next Generation nel turno infrasettimanale valido per l’11ª giornata di ritorno di Serie C.

A completare il quadro della situazione già tragica dei bianchi, vice fanalino di coda del Girone B, ci si mettono i risultati delle antagoniste dirette Recanatese, Sestri Levante e Ancona, che vincendo rispettivamente contro Pescara, Rimini e Fermana allungano sui galluresi, complicando i piani in chiave playout. A 8 giornate dalla fine del campionato la matematica non condanna l’Olbia, ma con 22 punti in classifica e 10 di distacco dal quintultimo posto la squadra di Marco Gaburro è oggi tagliata fuori pure dagli spareggi.

Se al termine della stagione regolare il gap tra penultima e quintultima dovesse essere superiore agli 8 punti, la penultima retrocederebbe direttamente in Serie D e la quintultima sarebbe salva senza passare per la lotteria dei playout: in soldoni, se il torneo finisse oggi l’Olbia sarebbe condannata alla retrocessione diretta dopo 8 anni consecutivi tra i professionisti.

Detto questo, posto che l’obiettivo è adesso più che mai quello di rientrare in corsa per i playout, ci si chiede come possa l’Olbia raggiungere il traguardo ed eventualmente vincere gli spareggi: la squadra vista contro l’under bianconera, sotto 2-0 dopo 5’, è talmente incommentabile che perfino Gaburro a fine gara ha fatto fatica a parlare, definendo quella di ieri una “non partita”.

Fortuna vuole che si giochi tra 4 giorni, in casa della Lucchese: il miglior modo per rialzarsi è non pensare troppo alla caduta e ripartire immediatamente.

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