E’ cominciato come un gioco, per far divertire gli allievi della Scuola Italia in vela durante i corsi di avviamento a bordo. Il passaparola, e il ritrovato entusiasmo di armatori storici, l’hanno trasformato in campionato vero e proprio, capace di fare grandi numeri.

Il campionato invernale di Marina di Capitana –  che oggi porta il nome di Marina di Capitana Cup – festeggia in queste settimane la sedicesima edizione, quella che confida di scavalcare la pandemia e rinnovare i fasti del passato.

Le origini. “Abbiamo ideato la regata per far divertire i nostri allievi, ai tempi c’era un campionato invernale a Cagliari ma i partecipanti erano pochi e spesso non si andava in mare”, racconta Franco Ricci, presidente della Scuola Italia in vela, “la voce si è sparsa rapidamente, presto abbiamo sentito l’esigenza di dare a questo gioco una veste formale e ufficiale”. Prima l’accordo con il club Marinara di Ravenna, poi quello – tuttora attivo – con lo Yacht Club Quartu Sant’Elena e la federazione, e l’allenamento di fine corso si è trasformato in una regata con tutti i crismi.

Gli anni d’oro. Una formula alla portata di tutti, che prevedeva un sistema di compensi semplificato, ha consacrato il campionato invernale. Nel 2012, ogni due settimane, scendevano in mare anche ottanta barche. Equipaggi di nuova formazione, altri storici, barche monotipo, cabinati d’altura: il campionato invernale era diventato un appuntamento imperdibile per ogni tipologia di imbarcazione e appassionato di mare.

La crisi. L’obbligo del certificato Orc e altre complicazioni burocratiche hanno sancito un primo declino. “Chi voleva partecipare per il puro divertimento, come le vele bianche, è stato molto penalizzato”, sottolinea Ricci, “pian piano, molti equipaggi hanno abbandonato la competizione. Poi è arrivata la pandemia, a darci il colpo di grazia”.

La rinascita. Ora, la Marina di Capitana Cup – che terminerà in aprile con la Lioness Cup, regata di beneficenza - conta trenta iscritti. Alcuni si sono aggiunti in occasione dell’ultima prova. “Anche questo è un valore aggiunto dell’evento: poter partecipare anche a campionato iniziato, anche per una sola regata”, fa presente Ricci, “sono ottimista per questa edizione. Le persone stanno riassaporando il piacere di andare in mare per prendere una boccata d’aria pura e stare in compagnia, anche se vincolati dalle attuali restrizioni. E’ un nuovo inizio”.

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