Raimonda Nieddu bronzo tra le Master 35 ai Tricolori di maratona
La portacolori del GS Lammari conquista l’ottavo posto assoluto a RavennaAveva annunciato qualche mese fa di essere in fase di preparazione per la maratona e la primatista sarda dei 10 km su strada Raimonda Nieddu è stata di parola. La portacolori del GS Lammari, domenica scorsa, ha conquistato il bronzo tra le Master 35 ai Tricolori sulla distanza a Ravenna, piazzandosi ottava assoluta. Un esordio positivo, che ha fatto registrare il tempo di 2h57’01’’, primo tassello importante verso un percorso sui 42 km,195 che può portarla a ritagliarsi il suo spazio a livello nazionale.
Nieddu è soddisfatta del suo esordio in maratona?
«Vedo il bicchiere mezzo pieno. Sono stata male una settimana prima della gara, a causa di una bronchite che mi ha limitato notevolmente. Stavo anche rischiando di non partire ma, fortunatamente, sono riuscita a riprendermi pur non essendo al cento per cento».
Che sensazioni ha avuto?
«Prima di partire ero un po’ impaurita, la tensione è lecita soprattutto tenendo conto del fatto che non stessi granché bene dal punto di vista fisico. Ma, una volta partiti, le gambe hanno iniziato a girare bene, perlomeno sino alla mezza dove ho avuto qualche problema intestinale e dove è cominciata la parte più complessa».
Quali i momenti più critici?
«Dopo metà gara, perché mi sono ritrovata a correre da sola e il vento contrario si è fatto sentire soprattutto intorno al ventottesimo chilometro. Arrivata al trentesimo, però, ho reagito, volevo assolutamente arrivare al traguardo».
Alla fine è arrivato un tempo sotto le tre ore.
«Sì, anche se so di valere meglio. Nell’atletica, però, con i se e con i ma non si va da nessuna parte quindi non cerco scuse. La settimana prima dell’esordio non è stato certo facile ma non mi voglio lamentare: mi servirà per il futuro».
Quali i suoi obiettivi per il 2023?
«Correrò ancora nel GS Lammari con cui speriamo di riconfermarci campionesse italiane a squadre Assolute. Poi, spero di disputare due maratone, magari una in primavera e una a fine anno. Adesso, però, penso al recupero».