Quadrifoglio Volley femminile in B2: «Senza risorse rischiamo di lasciare»
La squadra di Porto Torres ha conquistato per il secondo anno consecutivo la promozionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Resistenza, fatica e tecnica, sul campo anche quando non si è considerati favoriti. La palla delle atlete della Quadrifoglio Volley Porto Torres, anche questa volta, è stata indirizzata nella direzione giusta, con precisione nella fase di attacco. La squadra di pallavolo turritana ha conquistato per il secondo anno consecutivo la promozione nella Serie B2 nazionale, un traguardo raggiunto con la vittoria fuori casa dell’andata (gara 2), per 3 set a 1 contro il Cus Cagliari. Il miglior sigillo possibile su una stagione vissuta in prima linea, con il coach Gianni Nuvoli che ha saputo imprimere la giusta leva, ormai da oltre dieci anni.
Ma dietro le vittorie si nascondono le difficoltà, manifestate a più riprese e che attendono una risposta. Nella scorsa edizione la Quadrifoglio Volley ha dovuto rinunciare al campionato nazionale per mancanza di risorse economiche: dal territorio e dalle istituzioni non è arrivato quasi niente. «Sappiamo tutti quanto sia difficile ripetersi nello sport. Questa volta ci siamo riusciti con una squadra costruita e attrezzata per il salto di categoria, un gruppo di atlete che ha avuto la capacità di sfidare avversarie tra le più forti della categoria», è il commento di Gianni Nuvoli. «Vincere aiuta a vincere, ma affrontare un campionato in B2, richiede investimenti maggiori, soprattutto in termini economici», sottolinea «dobbiamo ricominciare daccapo, con gli stessi problemi dello scorso anno, a partire dalla mancanza di disponibilità del PalaMura, considerando che le nostre gare coincidono con le competizioni di altre discipline sportive».
Senza una “vera casa”, dunque, condizioni difficili che costringono la società di pallavolo a restare nel campionato regionale, con il rischio di cedere il titolo B2 anche quest’anno. «Un campionato nazionale non si può giostrare con questi inconvenienti, multe salate e penalità che costano sia in termini economici che di risultato», aggiunge Nuvoli. Altro fattore che penalizza l’eccellente gruppo sportivo, sono le risorse economiche. Poche dalle istituzioni locali e i contributi regionali arrivano in ritardo, pertanto occorre anticipare le somme necessarie, una burocrazia che costringe a fare marcia indietro. Sono necessari circa 80.000 euro per permettere a una squadra vincente di restare in campo e dare lustro allo sport e alla città che rappresentano.