Quando la storia chiama, i grandi rispondono. Magari con una doppietta, com'è successo ieri nello scontro diretto tra Olbia e Alessandria, vinto dai bianchi 4-0 con gol di Daniele Dessena e Daniele Ragatzu.

Tutte nella ripresa le reti che hanno deciso quella che l’allenatore dei galluresi Roberto Occhiuzzi ha definito «la gara più difficile». Una partita che a 3 giornate dalla fine del campionato di Serie C frutta 3 punti fondamentali in chiave salvezza, con l’Olbia che a quota 38 in classifica ha adesso 4 lunghezze di vantaggio sui playout.

Già oggi la squadra ha ritrovato il campo per preparare la sfida pre pasquale con la Recanatese, a +5 nel girone B, da affrontare giovedì in trasferta. Ma intanto si gode le doppiette di Dessena e Ragatzu, protagonisti del match del “Nespoli”.

L’ex capitano del Cagliari ha il merito di aver sbloccato il risultato al 23’ del secondo tempo, su assist – manco a dirlo – di Ragatzu, e di aver raddoppiato il vantaggio alla mezz’ora, da angolo di Emerson. Ragatzu quello di aver messo al sicuro il risultato al 90’ col 3-0, servito da Arboleda, e di aver trasformato nel recupero il rigore procurato da La Rosa, del 4-0.

Ma c’è di più. Con la doppietta di ieri, la terza in carriera, Dessena, arrivato in prestito dall’Entella a gennaio, è già al quarto gol in maglia bianca con 9 presenze, e supera il suo record personale di marcature (3, tante ne ha segnato a Parma nella stagione 2005/6, al Cagliari nelle stagioni 2009/10 e 2012/13 e al Pescara nel 2021). Ritrovando a Olbia il giusto palcoscenico per le sue qualità dopo una prima parte di campionato avara di minuti e soddisfazioni a Chiavari.

Quanto a Ragatzu, i 2 gol all’Alessandria valgono quota 16 e il titolo di vice capo cannoniere del girone B, a -1 dal bomber del Cesena Simone Corazza, il superamento del record personale con la maglia dell’Olbia di 15 reti, realizzate nella stagione 2017/18, e il titolo di miglior marcatore assoluto nella storia del club tra i professionisti con 76 centri, ciò che gli consente di “scavalcare” nella walk of fame bianca Benvenuto Misani e Gianmario Rassu.

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