Sessanta tifosi ossesi, più una nutrita coltre di dirigenti bianconeri, son pronti ad assieparsi nel settore ospiti del “Comunale Orlando Strinati” di Terni, domenica 26 maggio (fischio d’inizio alle 15). Proveranno a soffiare dietro ai ragazzi di Mario Fadda, alla ricerca della prima metà del pass che garantirebbe loro l’accesso alla finale contro la vincente tra Cairese e Mapello. In palio c’è la Serie D. Per ora lo sguardo rimane fermo sull’andata della semifinale play-off. «È il punto più alto mai raggiunto in campionato da questa realtà»,  commenta Carlo Mentasti, presidente dell’Ossese, «siamo orgogliosi in città del loro percorso, dalla dirigenza fino a quelle persone che non seguono solitamente il calcio. La partita contro Il Terni sarà difficile. È un’ottima squadra, con individualità di categoria superiore. Lotteremo con tutte le armi che avremo a disposizione». 

Cosa sappiamo degli avversari? Il Terni è arrivato secondo in classifica con 61 punti (- 7 dalla capolista Fulgens Foligno), nel campionato di Eccellenza Umbra. È nata ufficialmente nel 2022, rilevando il titolo del Terni Est, militante in Promozione. In due anni, la società del patron Antonio Cardona ha avuto un autentico exploit. «Venivamo da un campionato vinto, tre giornate dal termine», esordisce Romeo Papini, direttore sportivo ternano, «A settembre eravamo partiti per fare un buon percorso e cercare di essere una sorpresa. Abbiamo raggiunto risultati importanti. Il secondo posto la dice lunga sulla qualità del lavoro fatto dallo staff tecnico, dal mister e dagli stessi ragazzi. La nostra è una squadra», continua Papini, «fatta da uomini e persone serie. La nostra credenziale più importante è la grande serietà e la cultura del lavoro. L’Ossese? Abbiamo visto tante partite loro, insieme al nostro Match Analyst e al mister. È una compagine molto forte, Ha nella qualità di gioco, l'arma vincente. Affronteremo questa partita con grande rispetto».

«Le sensazioni sono belle e positive alla vigilia», chiosa Maurizio Santini, presidente del Terni, «c’è gran voglia di giocare. Vogliamo che la squadra arrivi in D anche se l'obbiettivo, quello più importante, è avere fra qualche anno il maggior numero dei ragazzi, provenienti dal vivaio, in prima squadra. Riguardo alla gara: quando abbiamo realizzato che avremmo dovuto affrontare l’Ossese, la preoccupazione è salita. Perché ci eravamo informati. Sappiamo che è una società molto organizzata, importante nel panorama calcistico sardo. Sicuramente un avversario molto difficile da affrontare. Da parte nostra ce la metteremo tutta per poter riuscire a raggiungere un traguardo storico per noi e il territorio».

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