È la matricola del campionato di serie D regionale di basket, ma non una sorpresa. Chi conosce la pallacanestro sarda sa bene che, nel secondo torneo regionale, con elementi del calibro di Pompianu, Masala e Caputo l’ambizione non può mancare. Se poi alla base c’è già un gruppo solido e collaudato è facile ritrovarla tra le favorite. Così, dopo un rodaggio più che giustificato, l’Oristano Basket ha infilato ben 5 vittorie di fila che l’hanno portata ai piani alti della classifica. La guida tecnica è affidata ad un coach giovane, Roberto Sar, classe ’86.  

Rodaggio. In avvio l’Oristano Basket ha pagato lo scotto del noviziato, con 3 sconfitte in fila. In seguito il filotto di vittorie, atteso ma non scontato. “All’inizio – commenta Sar - abbiamo pagato il fatto di essere entrati nel nostro palazzetto molto tardi rispetto all’inizio del campionato. Già da Sennori, poi, ho visto dei segnali positivi e dal derby contro l’Azzurra siamo andati sempre meglio. Credo che la partita di Sennori abbia fatto scattare il ‘click’ a livello di consapevolezza”.

Strada facendo. Una squadra in costruzione, con meccanismi che vanno a oliarsi sempre meglio nel corso delle settimane. “Siamo in evoluzione – prosegue Sar – dobbiamo ancora lavorare tanto anche se stiamo crescendo. Siamo una squadra che parte dalla difesa per costruire l’attacco. In attacco ci sono dei momenti in cui dobbiamo migliorare; facciamo ancora qualche forzatura di troppo”. Una serie positiva aperta che dà speranza. I divari in vetta si riducono e le possibilità di essere protagonisti aumentano. “E’ un campionato – conferma il coach - molto equilibrato. La classifica dice che l’Astro ha qualcosa di più. Noi vogliamo provare a stare nel gruppo delle squadre di testa”.

Figlio d’arte. Roberto Sar nonostante la giovane età ha già una buona esperienza: muove i primi passi a Terralba, in serie D, come vice di Tonio Cuccu, e altri 2 anni come tecnico delle giovanili; in seguito arriva la chiamata dell’Oristano Basket, assieme agli incarichi nel Centro Tecnico Federale e all’esperienza a Sanluri con l’under 13 femminile della Johannes. Una passione nata a casa, ad Arborea. Papà Giorgio, allenatore di basket e pallamano, ha trasmesso il legame con la palla a spicchi. “Io dico sempre – conclude Sar - che sono nato in palestra. Ho sempre cercato di ispirarmi a mio padre che mi portava con lui ad allenamenti e partite. Lui mi ha trasmesso l’idea che con il lavoro e l’impegno si possono ottenere i risultati che si desiderano”.

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