Il giorno di Leandro Greco è finalmente arrivato. Oggi l’Olbia ha presentato il suo nuovo allenatore, facendo il punto della situazione in vista del prossimo campionato di Serie C col presidente Alessandro Marino e il direttore sportivo Tomaso Tatti.

«È bastato un colloquio per capire che Greco era la persona giusta per noi», ha esordito Marino. «Ciò che però mi ha colpito di più è che tra le priorità ha indicato quella che è anche la mia parola chiave, ovvero il sacrificio, che è alla base dei risultati importanti. Adesso ripartiamo con rinnovato entusiasmo».

A seguire, Tatti. «Dal primo colloquio col mister è scattato il feeling: dopo il confronto col presidente abbiamo deciso che era il nostro allenatore», ha detto il ds dei bianchi. «Ha le idee chiare sulla squadra e ha voluto fortemente l’Olbia: gli faccio il mio in bocca al lupo per un inizio di stagione importante. Non sarà facile, lo sappiamo, ma siamo pronti».

Dunque, Greco. «Sono giovane, ho 37 anni e sono alla prima esperienza da primo allenatore: essere stato scelto dall’Olbia è per me motivo di grande orgoglio e una grande opportunità che intendo sfruttare», ha detto il neo tecnico dei galluresi. «Dopo l’esperienza da secondo al Sudtirol avevo le idee chiare, non sarei andato dappertutto: ho scelto Olbia perché col direttore e col presidente è scattato qualcosa di importante, che mi ha fatto capire che qui avrei avuto la possibilità di crescere avendo accanto persone e una società che mi avrebbe sostenuto in questo».

Su mercato e ambizioni i dirigenti dell’Olbia non si sbilanciano. «Primo obiettivo la salvezza, poi vediamo cosa succede», si è limitato a dire Tatti. Stesso discorso per Marino, che ha però aggiunto: «L’altro lato della classifica è diventato appetibile per le squadre col nostro budget, che da qualche anno sono aumentate visto che molti club hanno tagliato le risorse. Per noi questo rappresenta uno stimolo ulteriore a fare bene: credo che potremo toglierci delle soddisfazioni».

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