Battuta d’arresto in due tempi. Da vedere se domenica contro la Virtus Entella l’Olbia avrà superato “mentalmente” le due sconfitte di fila con Cesena (0-3) e Ancona Matelica (1-2), kappaò che hanno interrotto la serie positiva di 4 risultati utili e fatto riemergere vecchi fantasmi.

La sconfitta. Nel recupero di ieri contro la formazione marchigiana, nel match del “Nespoli” valido per la 2ª giornata di ritorno di Serie C, così come domenica a Cesena, la squadra di Max Canzi ha confermato tutte le sue difficoltà in zona gol, registrando appena una rete, nei 180’ complessivi più recupero giocati tra domenica e ieri, a firma Ragatzu, e incassando per contro 5 gol. Della serie che se la fase offensiva non brilla, quella difensiva ha ricominciato a fare acqua.

Al netto del valore degli avversari, protagonisti nella parte alta della classifica del girone B, i bianchi devono fare mea culpa “per – parafrasando Canzi – aver concesso troppo contro il Cesena e perso contro l’Ancona Matelica una partita sempre in controllo, in cui abbiamo creato tanto e rischiato niente”.

La classifica. Inchiodati a quota 28 in classifica da due turni, i galluresi non perdono, comunque, il contatto con la zona promozione, ed è già qualcosa. Ecco, allora, che non fare risultato domenica al “Nespoli” contro la Virtus Entella potrebbe fare più danni sul piano psicologico che in chiave playoff. Un rischio da non sottovalutare nella gestione del resto della stagione.

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