La classifica non sorride, è vero, ma in casa Azzurra Oristano, al momento, è importante mettere le basi per il futuro. Il torneo di Serie D regionale ha regalato agli oristanesi pochi sorrisi sotto il profilo dei risultati, ma la crescita dei giovani è un ottimo punto di partenza. A capo di questo progetto a medio-lungo termine c’è Massimo Poli, coach della prima squadra e responsabile del settore giovanile.

Anno Zero. Al fine girone di andata, l’Azzurra ha conquistato solo due vittorie, in altre occasioni è andata vicino al successo, anche con formazioni di alta classifica. Coach Poli vede il bicchiere mezzo pieno. “Dal punto di vista dei risultati – commenta – non è positivo, solo 2 vittorie non fanno piacere. Abbiamo buttato via altre 3 partite che se vinte ci avrebbero potuto dare una posizione in classifica, uno spirito e un atteggiamento diverso. C’è, però, anche tanta soddisfazione perché stiamo portando un gruppo di giovani di nostra formazione, che fino a quest’anno avevano avuto poco spazio, a giocare e fare esperienza in prima squadra”.

“Made in Azzurra”. L’occhio è rivolto alla crescita di un nucleo fatto in casa che possa dare continuità negli anni, dunque. “L’idea – prosegue Poli – per quest’anno era di fare un campionato di “sviluppo”, legando il lavoro della prima squadra a quello delle under 19 e 16. Una continuità nel lavoro e un’idea comune di gioco per poter far arrivare i ragazzi in prima squadra con una certa esperienza”. Un lavoro che dovrebbe pagare in prospettiva, secondo i piani del sodalizio oristanese. “Vorremmo – prosegue il coach oristanese – far crescere dei ragazzi di “Formazione Azzurra” che possano poi essere il nucleo di giocatori al quale dover aggiungere solo qualche tassello per rendere i gruppi maggiormente competitivi”.

Il presente. Intanto c’è da chiudere una stagione nel migliore dei modi, cercando di migliorare la posizione di classifica attuale che la vede al penultimo posto. “E’ probabile – ammette Poli – che ci possa essere qualche cambiamento. La situazione Covid ha cambiato un pochino le cose, e probabilmente andremo a implementare il gruppo. Stiamo cercando dei profili compatibili con il nostro programma, ragazzi giovani o esperti funzionali alla crescita dei giovani. Le scelte saranno oculate”.

Da Latina alla Sardegna. Poli, 58 anni, è coach di lunga esperienza. Ha iniziato la carriera di allenatore a Latina, sua città natale, tra D, C, B e settore giovanile; ha poi guidato anche Valmontone, Lazio e Virtus Aprilia, sempre tra Serie C e giovanili. In seguito l’unione con la terra sarda. “La Sardegna mi ha affascinato”, è il primo commento sull’esperienza nell’isola. “A un certo punto – conferma Poli – per una serie di valutazioni personali ho cominciato a prendere in considerazione la possibilità di fare esperienza anche fuori dal territorio regionale e nel 2018 ho ritenuto valida l’offerta di Nuoro. A novembre 2019, una volta chiuso con Nuoro, sono arrivato a Oristano. Credo di continuare anche in futuro qui, all’Azzurra ci sono le condizioni per poter portare avanti i progetti”.

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