Non mancano certo i portieri alla Torres: Tore Pinna e Mario Pompili, grandi ex, più il veterano Garau. L'unico millenial è Alessio Salvato, classe 2001, protagonista quanto un bomber. Ha parato tre rigori su tre in questa stagione. “Il primo anno di Serie D a Ladispoli ne avevo parati altrettanto ma su più tiri, mai accaduto di neutralizzarne tre consecutivamente”.

Tre penalty annullati agli avversari, per un totale di 5 punti conquistati dalla squadra sassarese. Domenica nel big match contro la vice capolista Aprilia la sua parata sul tiro di Njambe ha consentito di conservare la vittoria per 1-0. A Lanusei l'intervento su D'Alessandris ha permesso di mantenere lo 0-0. A Ostia ha ipnotizzato Lorusso quando la Torres era 2-0 al 54', ma va ricordato che all'89' i padroni di casa avevano accorciato le distanze.

Salvato spiega: “In settimana con Garau studiamo i rigoristi delle avversarie e ci esercitiamo il giorno prima della partita. Poi ho due portieri esperti come Pinna e Pompili che mi danno dei consigli. Se ho iniziato la carriera in questo ruolo lo devo a Buffon: seguivo ogni sua partita, ne ero innamorato, per me il più forte portiere italiano di sempre”.

Già nella stagione passata Alessio Salvato si era messo in luce col Monterosi, vincitore del campionato. Ed era stato titolare nel Ladispoli per due stagioni, quando aveva appena 17 anni. “Sono venuto qui per dare il meglio e aiutare la squadra a vincere il campionato o vincere i playoff. Mi trovo davvero bene, siamo un bel gruppo che sta insieme spesso. Personalmente mi auguro di crescere sempre e giocare in categorie superiori”.

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