Macomerese, non ci sono i calciatori locali: la società si rivolge agli stranieri
«Volevamo valorizzarli ma in molti hanno rifiutato il tesseramento»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Col calcio si va oltre l'inclusione. Saranno i calciatori stranieri i protagonisti nel campionato regionale di Promozione, che giocheranno al posto dei giovani di Macomer e della zona che, clamorosamente, rifiutano il tesseramento alla Macomerese Calcio.
«Eppure la società - è scritto in un comunicato della dirigenza - si è posta come obiettivo quello di valorizzare i giocatori di Macomer e della zona, i quali, nella maggioranza dei casi, ad un primo riscontro positivo, successivamente e inspiegabilmente, hanno rifiutato il tesseramento, mettendo in seria difficoltà la dirigenza, la quale si è trovata costretta ad intervenire in un mercato ormai giunto al termine. E, questo, inevitabilmente, ha comportato una campagna acquisti che non ha potuto prescindere dal fare ricorso, anche quest’anno, a giocatori stranieri, proprio per supplire alla rinuncia di diversi atleti, alcuni dei quali hanno preferito addirittura scendere di categoria».
Per il prossimo campionato, quindi, la Macomerese Calcio sarà composta per metà da giocatori sardi residenti a Macomer e nei centri limitrofi, e per l’altra metà da altri giocatori, tra cui due atleti extracomunitari.
«La nota positiva è rappresentata da un buon numero di giovani giocatori di Macomer che credono fortemente nel progetto della società volto alla loro valorizzazione, alcuni dei quali lo scorso campionato hanno già esordito nel campionato di Promozione difendendo i colori bianco-celesti, mentre altri provengono dal campionato della Juniores. A questi ragazzi, che la società ringrazia, va il nostro plauso - è scritto nel comunicato - nella consapevolezza che nel prossimo campionato sapranno ricavarsi gli spazi che meritano, e maturare quella esperienza necessaria, a fianco di giocatori più esperti, per diventare dei punti di riferimento sui quali imbastire la squadra del futuro».