C'è una tradizione da rispettare: Sassari ha sempre battuto la Fortitudo Bologna quando ha giocato al PalaSerradimigni e più in generale ha vinto le ultime quattro sfide.

Le insidie. Probabilmente la gara di oggi (alle 18) è la più rischiosa, perché gli ospiti a dispetto del penultimo posto sono in salute e hanno fatto due colpacci di fila, a Treviso e Trieste. La Dinamo ha una doppia opportunità: bissare la vittoria dell'andata (103-84 con un ottimo ultimo quarto) significa archiviare il discorso salvezza e confermare almeno il settimo posto, sesto se Brindisi perde a Napoli.

Gli schieramenti. La Fortitudo può schierare un quintetto classico con il centrone Groselle, che ha stazza simile a quella di Bilan ma non altrettanta tecnica, e un quintetto più leggero col tedesco Benzig che in realtà è un'ala con caratteristiche simili a quelle di Bendzius. “Abbiamo fatto un lavoro per limitare questa soluzione” ha spiegato il coach Piero Bucchi.

La fiducia. Il tecnico ha anche aggiunto che “a Reggio Emilia non abbiamo giocato come nel periodo precedente, ho qualche mia idea ma la devo tenere per me, non è sempre facile assorbire tutti i cambiamenti, gli equilibri sono spesso legati a un filo”. Parole che fanno capire come non sia semplice gestire l'inserimento di Bilan, probabilmente per un discorso non solo tattico ma anche psicologico.

Certo è che se il Banco riuscirà a integrare bene Bilan, la squadra sassarese diventerà una mina vagante proprio perché potrà proporre due tipi di pallacanestro.

L'altra chiave di volta è il rendimento di Jason Burnell: quando ha segnato solo 2 o 3 punti, la squadra biancoblù ha perso 6 gare su 7.

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