La Dinamo a Bologna contro la Virtus tricolore
Domenica alle 17.30 tra i sassaresi è previsto il debutto di Gerald Robinson, chiamato a dare sostanza in cabina di regia e in difesa
Il play Gerald Robinson (foto Giampiero Marras)
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Un anno fa quasi esatto (era il 6 dicembre) Sassari fece il colpaccio alla Segafredo Arena: 83-78, grazie ad uno strepitoso primo quarto da 27-12. Sugli scudi il trio Spissu-Bendzius-Bilan. Al ritorno però quelli che sarebbero diventati i campioni d'Italia si vendicarono infliggendo 31 punti di scarto a una squadra stremata che giocava la quinta partita in tre giorni e riproponeva i play Spissu e Katic dopo il Covid.
Domani alle 17.30 sarà un’altra storia. Sono cambiati i due allenatori: di fronte Scariolo e Bucchi, che solo poche ore prima del match sceglierà quale straniero lasciare fuori dei sette a disposizione. Il candidato principale sembra Tyus Battle.
Gli avversari. Anche la Virtus deve fare turnover tra i suoi sette stranieri (il centro Udoh è infortunato da settembre) e ha un organico così lungo che può sopportare anche l'assenza di Belinelli e Abass. I numeri della vice capolista incutono rispetto, soprattutto quelli del miglior attacco del campionato con 91,4 punti segnati con il 57,5% nei tiri da due e del reparto lunghi più produttivo sotto i tabelloni, con 39 rimbalzi a partita. Teodosic, Pajola e Mannion forniscono poi in tre più assist di tutto il Banco messo insieme.
Il debutto del nuovo arrivato. Domani però c'è il debutto di Gerald Robinson, chiamato a dare sostanza in cabina di regia e in difesa. Presupposti indispensabili sia per innescare meglio i tiratori, sia per sfruttare le caratteristiche del centro Mekowulu.