La Confelici analizza i motivi del ko di Pesaro
Un -15 che punisce in maniera eccessiva la prestazione della squadra cagliaritanaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
E' iniziato in salita il percorso della Confelici Cagliari nella Poule Gold della Serie B Interregionale. Dopo una partita inizialmente equilibrata, i rossoblù hanno perso contatto sul parquet del Loreto Pesaro, incassando un -15 che, a conti fatti, punisce in maniera eccessivamente severa la prestazione di Giordano e soci: «Torniamo a casa con tanti spunti positivi e con grande fiducia perché abbiamo affrontato sicuramente una delle corazzate assolute di questo girone», evidenzia coach Federico Manca, «ci siamo espressi alla pari per tre quarti, giocando bene, in maniera fluida, costruendo e prendendo ottimi tiri nonostante le percentuali basse al tiro. Circostanza che, contro una squadra così fisica, ovviamente ci ha penalizzato».
In terra marchigiana ha avuto un ruolo anche qualche episodio avverso: «Siamo stati in partita per tre quarti, sia offensivamente che difensivamente nonostante poi l’infortunio di Maresca e la contemporaneità dei quattro falli di Nicola Manca, che ci ha costretto ad abbassare tanto il quintetto», osserva, «sono arrivate ottime risposte da Simone Pili, che è stato chiamato in causa e ha disputato un’ottima partita, siamo contenti anche per il prosieguo della stagione».
Di negativo c'è, però il risultato: «Abbiamo preso un parziale che poi non siamo riusciti a colmare», fa notare, «il divario finale è dovuto a qualche forzatura per provare a ricucire lo strappo, ovviamente pagata poi con qualche canestro subito».
Ora si volta pagina: sabato, a Monte Mixi, si andrà a caccia di riscatto contro il Bramante, altra formazione pesarese: «Torniamo a casa fiduciosi», dice ancora il tecnico, «la sconfitta è stata utile a capire che in questo girone il livello è ancora più alto e competitivo. Certe distrazioni o mancanze vengono subito punite da squadre avversarie di grande caratura. Dobbiamo lavorare ancora di più per stare più concentrati e tenere la testa per quaranta minuti all’interno della partita».