Fluidità nei movimenti, sequenza rapida di gesti, dietro cui si cela uno studio minuzioso della tecnica e una applicazione rigorosa: Irene Riguer, quindici anni portacolori degli Arcieri Quattro Mori, è il nuovo che avanza del tiro con l’arco sardo, una delle sue scommesse più importanti su cui lavorare con pazienza e meticolosità. 

La promessa. La Riguer, nonostante la giovane età, ha già dimostrato una solida maturità e una capacità di affrontare le competizioni con il piglio della veterana. Specialista del tiro con l'arco olimpico, seguita dal padre Antonio - anch’esso arciere dall’esperienza ventennale - può vantare un percorso di assoluto rispetto: quest’anno, su tre gare disputate, ha già colto due vittorie a Sardara e a Decimomannu nell’arco olimpico indoor dalla distanza di 18 metri, mentre tra il 2018, anno in cui fece sua tra le Ragazze la fase nazionale del Trofeo Pinocchio, e il 2019 – le sue due stagioni migliori – su 34 gare disputate ha inanellato ben 28 successi, oltre ad aver preso parte due volte ai Tricolori al coperto.

La preparazione. Secondo anno di categoria tra le Allieve per lei e la consapevolezza di poter crescere ancora tanto. “Irene ha iniziato a muovere i primi passi in questa disciplina a 8 anni’’, racconta il tecnico, “attualmente si allena tre volte d’inverno nella palestra della scuola media Leopardi a Pirri invece d’estate nel campo del tiro a volo di Settimo San Pietro. A Pirri prepariamo la gare indoor, a Settimo San Pietro le gare outdoor. Nel periodo invernale, essendo Irene studentessa dell’Istituto Giua, ci alleniamo tre volte, d’estate avendo più tempo libero arriviamo anche a cinque allenamenti di conseguenza il carico di lavoro aumenta’’. Carico di lavoro - dalla tecnica agli esercizi a corpo libero e con gli elastici senza tralasciare la parte cardiorespiratoria con due sedute settimanali di corsa - che di certo non spaventa la promettente atleta, completa sia nelle gare indoor – dove tira dalla distanza di 18 metri – sia nelle competizioni outdoor dove la distanza di tiro è di 60 metri.

Gli obiettivi. Scrupolo e umiltà sono le fondamenta su cui costruire il proprio cammino. “L’obiettivo per quest’anno è la qualificazione ai Tricolori outdoor di categoria’’, conclude. “Ho la fortuna di potermi confrontare con due allenatori preparati come Anna Maria Pili e Pier Giorgio Orrù, fattore fondamentale per  impostare di volta in volta nuove metodologie. Irene è giovane e ha ampi margini di crescita, ciò che conta è proseguire ad allenarsi senza perdersi in chiacchiere, traendo il meglio da ogni esperienza’’.

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