Difficile essere un arbitro professionista di pugilato (e non solo). Antonio Marogna, 50 anni di Porto Torres, è riuscito nell'intento.

Tra i pochissimi in Italia e in questo momento l'unico in Sardegna. È arbitro e giudice internazionale della World Boxing Organization (WBO). L'ultima designazione il mese scorso a Liverpool: la semifinale mondiale Supermedi  Pacheco - Kullen.  In precedenza è stato giudice di pugili famosi del calibro di Lomachenko, Usyk e Joshua. In Italia di Cammarelle, Picardi, Valentino e Russo. Solo per citare alcuni nomi importanti. Marogna ha l'arbitraggio nel sangue. Da 30 anni. E non solo nella boxe. Da ragazzo è stato arbitro di calcio.

Ma si è cimentato anche nel calcio a 5, dove ha diretto per anni partite di serie A. E in cui ora è l'osservatore dei direttori di gara. Tanto per non farsi mancare nulla.Tornando al pugilato il suo prossimo impegno a maggio in un importante incontro a Punta Cana, nella Repubblica Dominicana.

Per Antonio Marogna la persona giusta è stata il compianto allenatore e organizzatore di pugilato turritano Alberto Mura, scomparso prematuramente da qualche anno. Fu lui a consigliere Marogna questa attività. Anche quella volta il manager turritano ebbe l'intuito e la vista giusta.
 

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