Il concetto che l'allenatore David Suazo ha sempre espresso, da tre mesi a questa parte, si riassume cosi: "Ogni gara è una finale". Però dopodomani alle 15.30 al Comunale Pierangeli di Monterotondo Scalo, nel Lazio, il Carbonia si gioca davvero la prima delle due possibili finali per restare in Serie D. Affronterà in partita secca, con eventuali supplementari e calci di rigore, l'Insieme Formia, giunto a 29 punti assieme a minerari. Chi vince va a giocare in casa dell'Atletico di Uri realisticamente l'8 giugno, ma i sassaresi avranno due risultati su tre (vincere o pareggiare) in virtù di una classifica migliore. Il Carbonia arriva al primo di questo scontro salvezza con una cura ancora più maniacale per la fase d'attacco che, nonostante un netto miglioramento negli ultimi quattro mesi, rivela ancora pecche. Meglio il centrocampo abbastanza creativo e la difesa affidabile. "Ora è vietato sbagliare - ammette il presidente Stefano Canu - ma se si ripensa che in gennaio eravamo dati per spacciati, è già una soddisfazione enorme essere arrivati a questo punto".

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