Onore alla capolista. Eppure, a Trento, l’Hermaea Olbia ci ha provato. La squadra di Dino Guadalupi torna a mani vuote dalla trasferta sul campo della Itas Trentino.

Galluresi sconfitte 3-0 nell’anticipo della 3ª giornata di ritorno della A2 femminile di volley, incapaci di reagire allo strapotere della formazione di casa. «Faccio i miei complimenti a Trento, che ha dimostrato di essere squadra in fiducia e dotata di grandi qualità», dice il coach dell’Hermaea dopo la sfida del Sanbapolis. «Da parte nostra si è vista una buona partenza e un discreto atteggiamento, ma quando è salito il loro livello, ci siamo smarriti in termini di intensità».

I parziali del match (25-19, 25-16, 25-19) parlano chiaro. «Abbiamo provato a cambiare qualcosa sfruttando altre risorse, ma siamo ripartiti abbastanza male nel secondo set: Trento è la miglior squadra del girone in battuta, per cui soffrendo in ricezione abbiamo faticato a trovare ritmo nel cambio palla», spiega ancora Guadalupi. «La partita è andata a fiammate, e va sottolineato come le avversarie non abbiano mai mollato anche in situazioni di ampio vantaggio: questo ci ha complicato la vita sia dal punto di vista tecnico che psicologico».

Così, non c’è stata storia. «Avremmo dovuto trovare maggior pulizia tecnica: questo aspetto ci avrebbe permesso di aver ragione della maggior fisicità di Trento, invece siamo stati spesso sporchi, sia nel primo che nel secondo tocco. Una maggior precisione – aggiunge in chiusura l’allenatore biancoblù – ci avrebbe permesso di stare più a lungo in linea col punteggio».

Regge, dunque, il tabù trasferta per l’Hermaea, che quest’anno ha vinto una sola gara lontano da casa. Per fortuna mercoledì si torna al GeoPalace: avversaria nel turno infrasettimanale, che vale lo scontro diretto in chiave playoff, l’Esperia Cremona.

© Riproduzione riservata