Fabio Villani lascia il basket: l'Esperia rende omaggio al suo capitano
A fine stagione concluderà la sua carriera: la partita contro Ozzano potrebbe essere stata la sua ultima in casaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Mercoledì sera, sul parquet di Monte Mixi, l’Esperia ha conquistato una vittoria fondamentale contro la Logimatic Group Ozzano, rilanciando le proprie ambizioni in vista dell’ultimo turno a Matelica e della corsa ai playoff di Serie B Interregionale. Ma tra gli applausi del pubblico e la gioia per i due punti, c’è stato un momento che ha avuto un sapore diverso, più profondo: il tributo a Fabio Villani, capitano e anima della squadra, che a fine stagione saluterà il basket giocato.
Quella contro Ozzano potrebbe essere stata la sua ultima apparizione casalinga con la maglia della Confelici, anche se in casa rossoblù si spera ancora in un altro appuntamento da vivere tutti insieme nei playoff promozione. A fine gara, i compagni gli hanno consegnato una maglia celebrativa, abbracciandolo in un lungo applauso collettivo, tra emozione e gratitudine.
Classe 1987, cagliaritano, Villani è stato uno dei volti più riconoscibili del basket cagliaritano negli ultimi vent’anni. Cresciuto nella San Paolo, in piazza Giovanni XXIII, ha mosso i primi passi da senior con la Russo, club con cui ha centrato la promozione dalla C1 alla B2 nel 2005, proseguendo poi fino alla Serie A Dilettanti (B1) nel 2008/09. Ha seguito la squadra anche dopo il trasferimento a Sestu, affrontando la retrocessione e poi una nuova esperienza in B nazionale con l’Olimpia Cagliari nella stagione 2014/15.
Il ritorno a Sestu segna un’altra tappa importante della sua carriera: la promozione in Serie B del Su Stentu nel 2016, con successivo biennio in B nazionale. Negli ultimi anni ha sposato la causa dell’Esperia, accompagnandola passo dopo passo dalla C regionale fino alla B Interregionale, con la possibilità ora di lottare per un posto nei playoff. Nel mezzo, anche varie apparizioni con la Nazionale militare.
Giocatore dallo spirito indomabile, ha sempre saputo farsi apprezzare per la sua generosità, il sacrificio, la leadership silenziosa ma concreta, e un tiro da tre punti efficace. Negli anni più recenti, ha rappresentato un punto di riferimento prezioso per i compagni più giovani. Un esempio dentro e fuori dal campo, anche per la capacità di conciliare il basket con un lavoro impegnativo: è militare, e ha preso parte a missioni complesse che spesso gli hanno impedito di essere presente in campo, ma non di esserci come parte integrante del gruppo. In più occasioni si è presentato in trasferta, oltre Tirreno, anche soltanto per sostenere i compagni con la voce, incarnando pienamente il senso della parola “squadra”.
Che mercoledì sia stata l’ultima a Monte Mixi o no, poco importa. Fabio Villani ha già lasciato una traccia profonda nel cuore del basket cagliaritano. Un’eredità che il pubblico ha saputo riconoscere, con affetto e gratitudine.