È stata un’edizione dei Tricolori segnata dal forte caldo, non certo le migliori condizioni per i nuotatori in gara. Ma la Sardegna non si è tirata indietro e, ieri ad Ostia, ha concluso la manifestazione nel migliore dei modi grazie a un ottimo Fabio Dalu laureatosi vice campione italiano Assoluto in vasca lunga sui 1500 stile libero, distanza conclusa con il tempo di 15’15’’74. Una distanza che ha visto il portacolori dell’Esperia più volte protagonista in questi anni, riuscendo stagione dopo stagione a ritagliarsi un ruolo di primo piano tra i migliori interpreti del mezzofondo e fondo italiano.

Come definire la sua gara? Il frutto di intelligenza, pazienza e solidità di condizione: l’allievo di Marco Cara sapeva di poter dire la sua e, in corsia 6, ha subito nuotato in maniera decisa seppur controllata. I 1500 sono una gara medio lunga dove le energie devono essere centellinate e dove ogni singolo errore lo si paga caro nel finale. Non è questo il caso dell’esperino che milita tra la quarta e la terza posizione per poi incrementare il ritmo a partire dagli 800 metri agguantando così una medaglia d’argento di valore dietro il nuovo campione italiano Luca De Tullio (Carabinieri) primo in 15’03’’32, posizionandosi davanti al terzo classificato Ivan Giovannoni dell’Esercito.

Ma il nuoto non sono solo tempi, medaglie e riscontri tecnici: ogni giorni i ragazzi costruiscono in vasca i loro miglioramenti, sottoponendosi a un severo tirocinio fondamentale dal punto di vista umano oltre che agonistico. Per Dalu, ancora una volta, la consapevolezza di essere uno degli uomini da battere oltre alla soddisfazione di un nuovo podio dopo l’argento ai Tricolori in acque libere di Piombino sulla 2,5 km e la convocazione ai Giochi del Mediterraneo. “Una medaglia a un campionato italiano è sempre un momento importante’’, le parole del suo tecnico Marco Cara. “Non è semplice raggiungere certi livelli e salire sul podio ci riempie d’orgoglio. Fabio può crescere tanto e proseguiremo con pazienza per dire la nostra a livelli sempre più alti’’.

Livelli verso cui è proiettato tutto il movimento. “La medaglia di Fabio e le ottime prestazioni degli altri atleti sardi sono un punto di partenza fondamentale’’, conclude Danilo Russu, Presidente del Comitato Regionale. “Nonostante due anni di pandemia, la chiusura degli impianti e le tante difficoltà la determinazione degli atleti e dei loro tecnici non è mai venuta meno. È un momento d’oro per il nuoto italiano e il nuoto sardo sta recitando un ruolo molto importante’’.

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