La stagione della Confelici Cagliari si gioca tutta in Gara 2. Dopo la beffa di Gara 1, persa 66-61 a Pesaro nonostante un vantaggio che aveva toccato anche i 14 punti, i rossoblù sono spalle al muro. Per continuare a sognare la promozione in Serie B Nazionale, sarà necessario battere Italservice Pesaro a Monte Mixi (giovedì 12 giugno, ore 20) e portare la serie alla "bella", in programma domenica nelle Marche.

Non sarà semplice, ma le premesse per crederci ci sono tutte. In Gara 1 la squadra di coach Federico Manca ha mostrato, per larghi tratti, di poter controllare il match. Ma il blackout dell’ultimo quarto e la freddezza di Delfino e soprattutto Tognacci nei momenti chiave hanno ribaltato l’inerzia in favore dei marchigiani.

Ora è il momento di voltare pagina e reagire. A dare la carica è l'ala esperina Edoardo Maresca: «Dobbiamo giocare più uniti, come nel primo tempo di Gara 1. Nella ripresa, invece, abbiamo commesso troppi errori e cercato soluzioni individuali: questo è stato il nostro problema principale. Se perdi una partita dopo essere stato sempre avanti significa che hai fatto una buona gara, ma la lucidità è venuta meno nel finale. È stato un break mentale a condannarci».

Il monito è chiaro: non concedere all’avversario nemmeno uno spiraglio. «Dobbiamo essere cinici, “ammazzare” le partite quando siamo avanti. È una delle cose che ci è mancata durante tutta la stagione. Ma adesso dobbiamo mettere in chiaro che siamo in finale. I rimpianti ci sono, perché perdere una gara del genere fa male e crea nervosismo. Ma ora voltiamo pagina: dobbiamo vincere in casa. A Cagliari non vogliamo che nessuno passi».

Un messaggio che chiama in causa anche il pubblico, pronto a riempire i gradoni di Monte Mixi per spingere l’Esperia alla vittoria: «Non vogliamo deludere noi stessi e l’ambiente: vogliamo concludere la stagione vincendo l’ultima partita casalinga. Loro arriveranno consapevoli di poterci battere e vorranno chiudere la serie. Ma noi dobbiamo partire forte, come fatto nelle altre gare playoff in casa, e far capire subito che vogliamo Gara 3. Ci giocheremo tutte le nostre carte, non ci sono alibi: bisogna vincere. Abbiamo bisogno del sostegno del nostro pubblico, perché vogliamo portare Cagliari in B Nazionale. Ci proveremo fino all’ultimo».

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