A ventisette anni dal suo primo mandato, Luciano Randaccio torna a guidare lo Yacht Club Cagliari. L’imprenditore e armatore cagliaritano, 73 anni, l’ha spuntata alle ultime elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo. Succede ad Alberto Floris, presidente per sette mandati consecutivi dal 2000, quando subentrò allo stesso Randaccio, che dirigeva il circolo di Marina Piccola dal 1994.

Il ritorno. Una candidatura, la sua, maturata anche per motivi affettivi. “Anche quando mi sono allontanato, lanciandomi in esperienze nuove e gratificanti come la Tiscali Cup, sono sempre rimasto legato ai colori dello Yacht Club Cagliari”, ha confessato, “per questo ho accettato la richiesta da parte dei soci di rimettermi in gioco per rivitalizzare il club e riportarlo a un ruolo di primo piano”.

La sua squadra. Accanto a lui, una squadra volutamente eterogenea, che mette insieme l’esperienza di soci di lunga data con la freschezza di istruttori e giovani velisti: Mario Orlich (vicepresidente), Isabella Pirastu (segretario), Paolo Schiffini (tesoriere), Domenico Tamponi (direttore di sede) e i consiglieri Antonio Cabras, Riccardo Cogoni, Gabriele Demarco e Gian Mario Broccia. “Insieme, possiamo riaccendere la fiamma ormai vicina a spegnersi: vogliamo ricreare socialità, dedicarci ai bambini e alla scuola vela, mettendoci tutto l’impegno e il cuore”

Il futuro. I grandi eventi non rientrano nei programmi del nuovo consiglio direttivo, almeno per ora. “E’ necessario prima ripartire dalle basi, senza fretta. Il nostro obiettivo è un mandato produttivo, che riporti tanti soci a Marina Piccola: nel 2000, quando sono andato via, erano 640. Oggi sono 200 e, nel frattempo, gli altri circoli cagliaritani e del litorale sono cresciuti e hanno offerto delle nuove possibilità. Non sarà semplice, ma ce la metteremo tutta”.

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