Chiamatelo play. Nel presentarsi alla stampa, Gerald Robinson chiarisce subito: “In Germania, col Chemnitz ho giocato per il 90% da play, è un ruolo che sento mio”.

Vecchia conoscenza. Il nuovo americano della Dinamo arriva carico e pronto dalla Bundesliga. Con la conoscenza del campionato italiano e del nuovo coach biancoblù Piero Bucchi: “Sassari l'ho affrontata e tra quelli che la conoscono c'è anche il mio amico James White che ha giocato qui. Il fatto che ci fosse Bucchi è stato importante per la mia scelta”.

Qui per invertire il trend. Robinson arriva in una squadra che non vince da cinque turni e ha solo due punti di vantaggio sulla zona retrocessione: “Il tempo per cambiare la stagione c'è, ma bisogna invertire la rotta subito. Da quello che ho visto in allenamento c'è tutto per riuscirci: giocatori esterni che sanno crearsi il tiro e tirare da fuori, lunghi atletici. Io darò il massimo per aiutare la squadra”.

Nessuna offerta per Battle. Presente in Club House pure il general manager Federico Pasquini che ha precisato: “Ancora non ho ricevuto offerte per Tyus Battle. Spetta all'allenatore le valutazioni ma è chiaro che non possiamo continuare la stagione con 14 giocatori”.

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