Dietro la corsa si celano sacrifici, ansie, speranze e fatica. Una fatica sana, che porta a dare il meglio di sé superando di volta in volta se stessi e gli ostacoli che si hanno davanti. Ostacoli che non spaventano Sara Paschina, 42 anni, portacolori del Cus Cagliari campionessa sarda assoluta sugli 800 e campionessa italiana della categoria F40 sui 400 e sul doppio giro di pista, gare che ha fatto sue ai recenti Tricolori Master a Grosseto, dove ha colto anche il bronzo sui 200.

L’inizio. La sua avventura nella atletica leggera è cominciata in maniera comune, come si verifica nel caso di tante altre persone.  “Ho iniziato circa dieci anni fa, un anno dopo aver avuto mio figlio’’, racconta.  “Correvo per tenermi in forma e per stare bene con me stessa. Sino a quando ho preso parte alle mie prime gare su strada: erano competizioni lunghe, dai 10 km sino alle mezze maratone e mi sono accorta che, senza particolare preparazione, riuscivo a stare davanti’’. Poco dopo arriva un incontro fondamentale per Paschina, ovvero il sodalizio con Pompilio Bargone tecnico di lungo corso dell’atletica leggera, anima e cuore del Cus Cagliari che ha condotto al conseguimento di importanti risultati a livello nazionale.  “L’incontro con Pompilio è stato per me fondamentale’’, aggiunge.  “Mi ha completamente rivoluzionato, portandomi dalle gare lunghe a quelle veloci, dove mi sono tolta le soddisfazioni più belle’’.

Praticare sport a buoni livelli non è semplice, soprattutto quando si devono fare combaciare tanti aspetti, dal lavoro alla famiglia sino alla risoluzione delle incombenze quotidiane. Ma, nonostante ciò, quando la passione è autentica e genuina nessuna sfida è preclusa.  “Mi alleno tutti i giorni al campo di Sa Duchessa a Cagliari’’, conclude Paschina che vanta personali come 59’’34 sui 400, 2’17’’09 sugli 800, 4’43’’82 sui 1500 e anche un egregio 26’’85 sui 200.  “Quando entro in campo mi dimentico di tutti i problemi. Essere parte del Cus Cagliari vuol dire fare parte di una vera e propria famiglia, dove ho potuto costruire legami solidi e stupendi. Correre mi ha salvato dai malumori, dai problemi quotidiani e dalle difficoltà:  ogni giorno è una sfida nuova da affrontare con il sorriso, pronti a dare sempre il meglio di sé’’.

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