Olbia a un passo dall’esclusione, i tifosi contestano la società: «Mercenari poveri, Surace vendi!»
Pesantissimi gli striscioni da parte dei sostenitori dei bianchi nei confronti della proprietàPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Mercenari poveri, Surace Vendi!» E ancora: «Indegni, via da Olbia». Mentre l’Olbia aspetta il verdetto della Covisod, i tifosi contestano la società.
Stamattina sulla cancellata retrostante le panchine dello stadio “Bruno Nespoli” sono comparsi alcuni striscioni che invitano il presidente Guido Surace e i suoi soci a farsi da parte e a cedere il club ad altri. Prima che sia troppo tardi.
Mentre Latte Dolce, Budoni e Monastir hanno già ricevuto e ufficializzato l’ok dell’organo di vigilanza della Lega Nazionale Dilettanti, che attesta l’ammissione al prossimo campionato di Serie D, l’Olbia attende ancora l’esito dell’esame della documentazione inoltrata giovedì in sede di presentazione della domanda di iscrizione. Una domanda che è destinata a essere respinta perché priva della maggior parte delle liberatorie dei tesserati, che dovrebbero attestare il saldo dello stipendio di maggio (solo in sedici l’avrebbero firmata).
Pagando la mensilità arretrata l’Olbia potrà mettersi in regola e presentare il ricorso per esser riammessa al campionato, il cui termine scade alle 14 del 21 luglio. Il cronometro, però, corre, e non è detto che la proprietà svizzera riesca a trovare in meno di una settimana una cifra – all’appello mancherebbero 80.000 euro circa – che non è riuscita a trovare in un mese e mezzo. Da cui l’invito dei tifosi a farsi da parte. La lunga settimana calda dell’Olbia è appena iniziata.