Dinamo, il play-guardia Clemmons verso il taglio?
Nel bel successo sul Ludwigsburg l’americano è rimasto in panchina
Il coach Cavina, il pivot Borra e l'americano Clemmons durante una conferenza stampa (foto Giampiero Marras)
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Prima le critiche di coach Cavina in sala stampa nella gara contro il Prometey, poi l'ultimo quarto in panchina contro Trieste, quindi la “punizione”: Anthony Clemmons non è entrato nella vittoriosa gara di Champions per 82-75 sul Ludwigsburg. A giudicare l'escalation, il rapporto tra il tecnico della Dinamo e il play-guardia sembra compromesso. Salvo un'ultima chance che potrebbe venire data domenica nella trasferta sul campo della neopromossa Tortona.
Si sonda il mercato. Logica vuole però che il gm Pasquini stia già sondando il mercato alla ricerca di un sostituto. Magari un play vero anziché una combo-guard più preoccupata in fase realizzativa che nella costruzione del gioco.
Le difficoltà. Dopo la promettente Supercoppa, Clemmons è apparso in difficoltà proprio nel compito più importante: gestire i ritmi della squadra e servire i compagni. Prova ne sia che in campionato ha -10 di plus/minus e -11 in Champions. A dispetto di cifre discrete (11 punti di media nelle due competizioni, ma col 38% da due) l'americano ha rallentato il gioco della Dinamo e non ha dimostrato di saper coinvolgere i compagni come si aspettava lo staff tecnico.
La vittoria. La squadra è stata capace di battere il Ludwigsburg senza di lui e altrettanto aveva fatto in campionato contro Pesaro. Resta un buon giocatore, anche come difensore, ma non il play e il leader che serviva per prendere il posto di Marco Spissu.