Fenomeno De Tzaramonte. L’undicesima vittoria, su dodici corse, ottenuta all’ippodromo Visarmo di Firenze, è qualcosa di straordinario. ll sauro di quattro anni di proprietà di Pietro Denanni continua a scrivere altre pagine di storia. Domenica scorsa ha letteralmente dominato nel Gran Premio d'Italia dell'Anglo Arabo (con montepremi di euro 19.800) mettendo in fila i cavalli di Giovanni Atzeni “Tittia” (vincitore per dieci volte del palio di Siena) e di Massimiliano Narduzzi.

De Tzaramonte con in sella Alessio Satta ha guidato la corsa di 2.200 metri sin dalle prime battute davanti a L'Imperatrice, Zeta Penny e Beniamino. Si è presentato nel rettilineo finale ancora con un’ottima andatura. L’ultimo tentativo d’attacco è stato sferrato da Zeta Penny, montato da Mario Sanna, agli ultimi 200 metri ma De Tzaramonte ha risposto alla grande imponendosi per metà lunghezza. Una volata per il cavallo nato e allevato in Sardegna con una progressione impressionante. Terzo posto per Beniamino con Maikol Arras e quarto per Cuore Impavido. «Siamo davvero felici», ha detto il proprietario Denanni. «Una vittoria ottenuta contro i migliori cavalli italiani, quelli di Tittia e Narduzzi, che stanno primeggiando. Gli avversari hanno provato ad attaccare ma De Tzaramonte  che si è dimostrato ancora una volta un campione. Un vanto non solo per me ma per tutta l’ippica sarda».

Felicissimo anche l’allenatore Francesco Brocca. «Ha dimostrato di essere davvero un campione. Ha affrontato tutti i migliori d’Italia. La dedica va sempre a mio figlio Pietro. Satta l’ha montato alla grande. Meglio di così non poteva. Ha seguito tutte le direttive. Un grazie anche a Denanni per fiducia». Roberto Loi, ex proprietario di cavalli: «Ha battuto i cavalli di Atzeni, ne schierava tre. Una vittoria ottenuta nonostante la trasferta che avrebbe potuto penalizzarlo. Non è mai facile gareggiare dopo un viaggio in nave per poi correre. Questa volta ha affrontato tutti i migliori cavalli a livello nazionale ed ora si può ben dire che De Tzaramonte è il più forte. L’ha dimostrato in pista. Alessio Satta l’ha montato benissimo controllando la gara e chiedendo al sauro maggior impegno nel finale per aumentare l’andatura. Così ha respinto il tentativo d'attacco di Zeta Penny». 

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