E’ il sardo Andrea Costanzo la maglia rosa del Giro di Sardegna 2022. Al MedioGiro, dopo sei tappe, il ciclista di Terralba ha chiuso davanti agli oltre 133 partecipanti. Tesserato con la società Ajo Ergen Team si è imposto col tempo totale di 09:42:51. Al secondo posto Leonardo Mona del Team Bistore staccato di 01:48 e in terza posizione Paride Sereni dell’Uc Petrignano (+ 11:02).

Risultato insperato. “Non avrei mai pensato di ottenere un risultato del genere”, esordisce con la solita umiltà, Costanzo. “L’obiettivo era quello di divertirmi come sempre. Certo sapevo di essere competitivo ma esagerando speravo di arrivare nella top ten”. 

E nella prima tappa, come di consueto non risparmiandosi, coglie la fuga vincente e chiude in seconda posizione guadagnando, insieme agli altri fuggitivi, un margine importante sul gruppo. “Nella seconda tappa, la crono individuale, mia specialità. Sono arrivato secondo assoluto e ho indossato per la prima volta la maglia rosa. Nella terza tappa, che doveva essere una di controllo, c'è stata la fuga del quarto e del quinto in classifica. Sono riuscito a tenere la maglia sul filo del rasoio”.

La quarta, quella di squadra a crono. “Ho avuto la fortuna di farla assieme all’ex professionista Mattia Bevilacqua e all’inglese Barnabas Purbrook.  Abbiamo chiuso con 47 km/h di media. Non è stato facile”.

Nella quinta tappa ancora fuga e gran gesto di Costanzo. “Siamo andati in fuga in tre. Con me anche il secondo della generale Leonardo Mona. Alla fine siamo rimasti io e lui. Non ho fatto volata. Ha collaborato tanto ed era giusto così”.

Durissima l’ultima tappa con salita con punte del 22%. “Non è il mio campo ma mi difendo. Mona ha provato ad attaccare ma non l’ho perso di vista”. Costanzo pedala con rapporti pesanti anche in salita. Tant’è che dall’ammiraglia l'ex campione di ciclismo Walter Uccheddu gli ha detto di alleggerire i rapporti. “Per me è un onore seguire i suoi consigli”. 

L’emozione. Costanzo ha corso quattro delle sei tappe con la “Bianchi” di Federico Mannai, corridore scomparso nel 2020. “E’ stato bellissimo correre con la sua bici. Una grande emozione. Lo chiamavano il gigante buono. La sua morte mi aveva toccato tantissimo”. 

Il sogno. Per Costanzo un sogno che è diventato realtà. Ha iniziato a pedalare seriamente solo quattro anni fa. Prima praticava motocross. Un brutto infortunio l’ha costretto a fare riabilitazione con la bicicletta. Ecco che è nato l’amore. Ha iniziato con i trail in mountain bike dai 200 ai 450 chilometri. Successivamente la passione per la strada. Nella scorsa stagione le prime vittorie. Incredibile la tappa di Selargius vinta in solitaria dal primo all’ultimo chilometro. Sempre su strada primo posto a Donori davanti ad Andrea Pisanu e a Santa Giusta dopo una fuga a quattro ha staccato tutti all’ultimo chilometro da vero finisseur.  Con la mountain bike ha vinto tre gare XC (Gonnosfandiga, Portoscuso e Ingurtosu). E’ lui a gestire gli allenamenti. Spesso in solitaria o con l’amico Giuliano Sanna. Costanzo corre per la Ajo Ergen Team del presidente Federico Sanna che ha come main sponsor Ajo di Luca Di Filippo. Obiettivi futuri? “Continuare a divertirmi”, conclude. 

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