Nasce a Pirri uno dei personaggi più conosciuti e apprezzati del calcio isolano. Claudio Tumatis, 73 anni a luglio, ha sempre nel cuore il suo primo amore, la Ferrini di Cagliari con la quale nel 1968 si è laureato campione sardo nella categoria Allievi. «Facevo il "libero", ruolo andato in pensione alla fine degli anni Ottanta. Tra i miei compagni Angelo Floris, Roberto Fiorillo e Gianfranco Antonazzo».
La carriera di Tumatis calciatore è breve. «Ho giocato col Quartucciu ed il IV mondo. A 25 anni, causa impegni di lavoro, ho dovuto abbandonare anzitempo il calcio giocato agonistico per dedicarmi a quello amatoriale».
Negli anni Novanta Tumatis ottiene il posto di direttore del Banco di Roma ma non lascia l’ambiente del pallone. Nel 1988 la Ferrini chiama Tumatis e gli affida il delicato ruolo di direttore tecnico: «A dire il vero il primo incarico è stato quello di guidare gli Esordienti prima e i Giovanissimi poi; nel settore giovanile in quegli anni giocava anche mio figlio Ivan, successivamente passato agli Allievi nazionali del Cagliari e indossando più avanti le maglie del Selargius in D, del San Sperate in Eccellenza, del Guspini, ovviamente della Ferrini in Promozione e della Settimese vincendo il campionato di Prima categoria».
Tumatis, oltre al calcio, ha un'altra passione: «La politica, dal 2006 al 2011 sono stato Consigliere Comunale di Cagliari, ora sono stretto collaboratore dell'Onorevole Fausto Piga Sindaco di Barrali e Consigliere Regionale».
Politica e sport hanno analogie? Su questo Tumatis è lapidario: «No. La politica dovrebbe fare tesoro dei principi che caratterizzano il mondo sportivo. Spirito di sacrificio, spirito di squadra, rispetto dell’avversario; tutti esempi che una politica di più alto livello dovrebbe seguire, soprattutto per incrementare un'azione di governo che aiuti i ceti meno abbienti».
Attualmente Tumatis ricopre il ruolo di Internal Auditor nell’associazione TDM 2000 INTL, associazione che promuove volontariato e interscambio giovanile che coinvolge 30 partner sparsi in tutto il mondo, ma trova sempre il tempo per godersi qualche partita di calcio: «Ovviamente seguo il Cagliari e un nome da proporre per la panchina lo avrei: Bernardo Mereu. Credo che meriti questa chance. Lo reputo il miglior allenatore sardo degli ultimi 30 anni».
Nel mondo del calcio si incontrano migliaia di persone e alcune si contraddistinguono per capacità, passione e amore per lo sport: «A tal proposito vorrei citare due nomi che si sono contraddistinti nella nostra Regione, il compianto presidente Piero Polese e Angelo Loy storico dirigente della Johannes. A loro tantissimi ragazzi devono dire grazie per essere stati tenuti alla larga dai pericoli della strada e da possibili scelte sbagliate».

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