Tonino Derosas, 75enne di Usini, è uno dei personaggi più ben visti del calcio sassarese e non solo.

È presidente da 22 anni e dirigente da 46 dell'Usinese, squadra reduce da una grande annata nel campionato di Promozione girone C, che per i rossoblù si è concluso al secondo posto dietro al Tempio. Un'avventura sportiva quella di Tonino Derosas, ex capo strumentista al petrolchimico di Porto Torres, vissuta sempre con grande entusiasmo, signorilità e capacità, prima da vice del grande Peppino Sau, a cui è stato intitolato lo splendido impianto sportivo all'entrata della cittadina, e poi sempre scelto dagli altri dirigenti alla guida della società. Che è perfettamente organizzata e che è una delle più belle realtà del calcio dilettantistico sardo.

«Come in tutte le vicende della vita il calcio mi ha dato gioie e anche delusioni - commenta Derosas -. Tra quest'ultime ad esempio lo spareggio perso ad Oristano tanti anni fa contro l'Atletico Cagliari di Tonino Orrù. In palio l'Eccellenza. Era una squadra fortissima quella del futuro presidente del Cagliari, che non ne volle sapere di disputare la partita a Macomer, come noi avevamo chiesto. Ma ad ogni modo non penso che sarebbe cambiato molto. In quel momento erano superiori a noi, che avevamo comunque una signora squadra. Il calcio - continua - ad ogni modo mi ha fatto conoscere persone straordinarie e cementare grandi amicizie. Anche se prima per un accordo bastava una stretta di mano, mentre ora le cose sono più complicate: è una disciplina sicuramente cambiata in questo senso».

A Usini sono passati fior di giocatori.«Però non mi va di fare nomi - precisa il presidente - sarebbe antipatico e potrei dimenticare qualcuno importante. Posso invece fare un'eccezione per gli allenatori che ho avuto diversi anni fa. Ricordo con grande piacere ed amicizia il sassarese Giacomo Sanna, mio coetaneo, ex nostro centravanti e poi valente tecnico. Un amico che ha anche riscosso successo come politico. Un altro che ricordo molto volentieri è il tecnico algherese Gianni Fiore o quello portotorrese Vladimiro Ginatempo, un vero signore in tutti i sensi».

Lunedì primo maggio per l'Usinese una tappa molto importante: a Pozzomaggiore finalissima di Coppa Italia contro l'Arborea. «Ci teniamo moltissimo a vincerla - dice il presidente - Ma lo stesso sarà per i nostri avversari. Spero sia una grande giornata di sport e posso già anticipare che saranno in tanti da Usini a seguire la squadra».

© Riproduzione riservata