Sta suscitando negli ambienti del Carbonia pesanti polemiche la decisione del giudice sportivo di confermare la squalifica di tre giornate nei confronti di Andrea Porcheddu, il calciatore del Carbonia che due settimane fa è stato espulso verso la fine del primo tempo per un fallo compiuto nei confronti di un giocatore avversario. I giudici hanno respinto il ricorso, asserendo di aver usato addirittura una mano "leggera" nei confronti del giocatore minerario.

Ma la polemica è esplosa nel momento in cui una serie di immagini e di video non collimerebbero, secondo la ricostruzione della società, con quanto riportato a referto dall'arbitro,  che aveva estratto immediatamente il cartellino rosso dopo un contatto fra la gamba di Porcheddu e quella del giocatore avversario. Il direttore di gara scrive che il fallo del giocatore avviene a gioco fermo ma il video rivelerebbe invece che il fallo sarebbe avvenuto durante una normale manovra sulla fascia sinistra con palla in movimento e azione in corso.

«Prendiamo atto delle decisioni», ammette il presidente del Carbonia, Stefano Canu, «ma lo facciamo con profondo rammarico perché arrivati a certi gradi di giudizio il confronto non è più ad armi pari: in questa vicenda è venuto a mancare il buon senso». Pertanto dopodomani il numero 10 del Carbonia, giudicato fra i migliori calciatori dell'Eccellenza nel girone di andata, non potrà essere in campo nella trasferta che i biancoblù disputeranno contro la Tharros. E sarà un Carbonia a caccia di punti salvezza.

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