La motivazione è ciò che consente a qualsiasi atleta di pretendere di più da sé. È quell’elemento che porta a lavorare sempre più duramente per compiere il salto di qualità, consentendo a uno sportivo di porsi costantemente nuovi obiettivi senza mai adagiarsi. E se di motivazione si parla, questa caratteristica non manca di certo a Silvia Aru giovane ostacolista del Cus Cagliari, tra le atlete più promettenti nell’Isola. Studentessa al primo anno di Psicologia, vent’anni compiuti l’8 marzo, dallo scorso settembre è seguita da due tecnici: Daniele Desogus, 28 anni a sua volta sprinter di bel livello, per la parte della velocità piana mentre per il settore degli ostacoli da Andrea Pusceddu tecnico di lungo corso dell’Amsicora.

Una sinergia che ha dato ottimi frutti e per accorgersi di ciò basta guardare i risultati: Silvia Aru nel 2023 ha siglato il suo personale sui 60 piani indoor in 7’’80 il 15 gennaio ad Iglesias, seconda prestazione stagionale in Sardegna tra le Assolute, inoltre si è migliorata anche sui 60 hs il 22 gennaio con 9’’02 centrando il minimo per i Tricolori al coperto Promesse e, in questo avvio di stagione all’aperto, ha subito colto il nuovo personale sui 100 ostacoli correndo il 29 aprile a Cagliari in 15’’21 prestazione che le vale come minimo per i campionati italiani Under 23 all’aperto e come attuale dodicesima prestazione italiana della sua categoria. 

«Questi risultati sono frutto della collaborazione tra me e Andrea Pusceddu», sottolinea uno dei due tecnici di Silvia Aru, Daniele Desogus. «Confrontarci l’uno con l’altro è fondamentale per far sì che Silvia cresca sempre di più».

Desogus partiamo dal personale sui 60 piani alle indoor: siete soddisfatti?

«Sì, soprattutto perché Silvia veniva da un paio di stagioni non semplici dove ha dovuto fare i conti con vari infortuni che ne hanno limitato l’efficienza. Personalmente, ritengo che valesse già da quest'anno un tempo migliore di 7’’80 ma è stata comunque molto brava e quando ci si migliora non si può che essere felici. Diciamo che il primo obiettivo era quello di rimetterla in sesto dando continuità agli allenamenti e ci siamo riusciti. Il resto verrà strada facendo».

Quante volte si allena Silvia Aru?

«Circa sei volte alla settimana: quattro giorni alla settimana la seguo io per la parte della velocità piana, le altre due volte invece Andrea Pusceddu per ciò che concerne gli ostacoli, con cui ci confrontiamo giornalmente e con cui siamo sempre in contatto per programmare al meglio le sedute da svolgere».

Cosa avete introdotto di nuovo nella sua preparazione?

«Sicuramente una maggiore attenzione ai pesi, senza però esagerare, in modo da rinforzare la catena posteriore e prevenire gli infortuni. Poi, stiamo curando molto la tecnica di corsa per fare sì che riesca a rendere al meglio anche nella seconda parte di gara dove paga leggermente: è un aspetto fondamentale, Silvia è un’ottima partente, migliorando anche la fase conclusiva può fare la differenza».

Quali sono le sue caratteristiche principali?

«Sicuramente ha una grande forza fisica e una corsa potente, poi è una agonista di natura: in gara non sente la tensione e rende molto meglio rispetto agli allenamenti».

Che bilancio traete dalla stagione al coperto?

«Molto positivo, Silvia è riuscita a migliorarsi e a prendere parte ai Tricolori Promesse al primo anno di categoria, correndo il 5 febbraio ad Ancona - tra batteria e semifinale - in 9’’05 e 9’’06 sui 60 hs ovvero vicinissima al suo personale».

Quali saranno gli obiettivi di questa stagione?

«Il primo obiettivo lo abbiamo già raggiunto, ovvero fare il minimo sui 100 hs per gli Italiani Promesse. Ora, vogliamo cercare di ottenerlo anche sui 100 piani così da poter fare due gare ai Tricolori. I 100 piani, tra l'altro, li ha già corsi l’1 maggio a Santadi in 12’’37 dimostrando una buonissima condizione ma c’era troppo vento a favore, circa tre metri, quindi il tempo non è stato convalidato: uno degli obiettivi è quello di ripetersi senza vento chiaramente, correndo intorno ai 12’’30 tempo che Silvia vale tranquillamente».

Quando vedremo in gara Silvia Aru?

«Gareggerà il 13 e il 14 maggio a Cagliari per i campionati sardi Assoluti, il primo appuntamento importante della stagione outdoor. Farà i 100, i 100 hs e la staffetta 4x100 con le altre ragazze del Cus Cagliari. Siamo ancora in fase di carico, la stagione è molto lunga, sicuramente questa manifestazione ci darà spunti di riflessione importanti».

Silvia Aru si esprime egregiamente anche sui 200 dove, il 15 settembre del 2019 a Cagliari, ha corso in 26’’16: nel 2023 affronterà anche questa distanza?

«Potrebbe cimentarsi anche sui 200, l’obiettivo principale saranno i 100 e i 100 ostacoli ma Silvia è una ragazza che ama correre anche il mezzo giro di pista dove ha sicuramente ampi margini di miglioramento. Adesso vediamo un po’ come si sviluppa la stagione, probabilmente alla fine dell’anno una uscita su questa prova non mancherà».

Quanto è importante a livello tecnico questa sinergia tra lei e Andrea Pusceddu?

«Penso sia fondamentale, prima di tutto perché è una grande occasione di crescita personale. Potermi confrontare con Andrea, che è un tecnico di grande esperienza, mi consente di arricchire il mio bagaglio di competenze e di maturare a mia volta. Ritengo che sia fondamentale collaborare tra tecnici, perché solo così è possibile trarre dai propri atleti il meglio: troppo spesso, si è gelosi gli uni degli altri per i risultati ottenuti e questa è una grave pecca. È essenziale collaborare, diventa un lavoro complementare e ci si stimola a vicenda, uscendo dalla propria zona comfort. Sono del parere che non si finisca mai di imparare e poter lavorare in gruppo rappresenta una grande opportunità da cogliere e di cui fare tesoro».

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