Due dei tre principali verdetti fra Eccellenza e Promozione sono già realtà: nove giorni fa la festa dell'Ilvamaddalena per il ritorno in Serie D, ieri quella del Monastir per il rientro nel massimo campionato regionale. Manca solo il Girone B di Promozione, dove sono in quattro a lottare con la Nuorese in testa a +1 sull'Alghero secondo. I due allenatori delle squadre promosse, Carlo Cotroneo e Marcello Angheleddu, hanno raccontato il loro trionfo oggi durante "L'Informatore Sportivo" su Radiolina, con Lorenzo Piras.

Il trionfo. Ieri la festa del Monastir a Serramanna, 1-1 con la Gialeto per il punto che serviva per l'immediato ritorno in Eccellenza. Un qualcosa di non scontato, che la società aveva pianificato subito dopo la retrocessione di un anno fa con innesti in dirigenza, nello staff e con una rosa del tutto nuova. «Abbiamo festeggiato fino a tarda notte ed è giusto così», la gioia di Angheleddu. «L'obiettivo di inizio stagione, oltre al salto di categoria, era tracciare una linea che potesse essere seguita l'anno prossimo. Ha funzionato bene in rapporto con la società, organizzata e con passione». Fra i tanti protagonisti dei biancoblù Mauro Ragatzu, che a 41 anni è capocannoniere con 32 gol (più del numero di giornate e più del doppio del secondo in classifica marcatori, ossia il suo compagno Alessio D'Agostino). «Ha una fame di gol che è ormai diventata merce rara, riesce a mantenere sempre accesa questa fiamma e si allena al massimo rammaricandosi anche quando sbaglia i gol in allenamento. Questa è la mentalità giusta: non è un caso che abbia segnato così tanto, è un grande piacere allenarlo». Con Angheleddu che dà anche un annuncio: «La società mi ha già espresso la volontà di continuare assieme e questo mi gratifica un sacco. Abbiamo ricostruito e ridato equilibrio, con la fortuna di essermi potuto portare il mio staff e un gruppo di ragazzi forte anche a livello mentale».

Dilagante. L'Ilva ha potuto gioire già dal sabato di Pasqua, battendo il Bosa a Bonorva 0-6. I maddalenini, tornati in Serie D dove avevano giocato nella scorsa stagione, hanno una difesa di ferro: appena 14 reti subite. «La base per il campionato nazionale c'è», il giudizio di Cotroneo, che in Sardegna aveva già allenato a Castiadas nel 2019-2020 e che ha tutta l'intenzione di proseguire con la stessa squadra. «I presupposti ci sono tutti per rimanere, la società sta valutando ma è stato un anno vincente e costruttivo, dove ci siamo intesi su tante situazioni. Dev'esserci sempre un feeling fra club e tecnico, altrimenti i risultati non vengono. Sarei fiero di continuare un'altra stagione in una categoria superiore». Dove l'Ilva vuole farsi trovare pronta. «La base c'è, ma non dimentichiamoci che la Serie D è un altro campionato e lo stanno dimostrando le difficoltà di alcune sarde». A tal proposito, Cotroneo ha un augurio: «Spero che l'Olbia, del mio amico Biagioni, riesca a salvarsi in C».

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