Nel girone A degli Allievi regionali Elité, l'aria della primavera rinvigorisce la Ferrini che nel derby di viale Marconi strapazza i cugini dell'Effeci Ferrini per 5 a 1 e si insedia al secondo posto a sette punti dalla capolista Sigma. Da segnalare la doppietta di Garau. Sigma che non va oltre il pari (1-1) in casa di un Carbonia che non regala nulla.
Perde quota il Monastir che soffre sullo sterrato di Selargius, va sotto nel primo tempo ma poi riacciuffa il pari in extremis grazie a un gol di Mascia (1 a 1 il finale).
Culla il sogno play off la Gigi Riva che tra le mura amiche liquida con un perentorio 4 a 2 la Futura Sales imbottita di giocatori nati nel 2009 ma estremamente combattiva e mai doma. Peddio prende le chiavi del centrocampo ed ispira i compagni. Apre le marcature Spiga con un bel destro a giro, completano la goleada Nardulli, Cadoni e Caboni. Buona prova del portiere Perra che tuttavia deve capitolare due volte sotto i colpi di Corpino e Vazquez.
Nei quartieri bassi della classifica, l’Effeci Sigma si allontana definitivamente dalla zona rossa rifilando un roboante 6 a 1 al Terralba che resta ancora invischiato nella zona retrocessione.
Spicca la tripletta di Meloni.
Nel girone B la partita di cartello tra Accademy Latte Dolce e Alghero non tradisce le aspettative, il risultato premia i catalani che anche grazie alla doppietta di Monti s'impongono in trasferta per 3 a 2 e consolidano la prima posizione.
Il secondo posto resta saldamente nelle mani del Latte Dolce che ne fa 13 alla Nuorese. Protagonista Sulas autore di quattro reti. La Simba di mister Meloni, corsara sul campo dell’Oliena, consolida il terzo posto e spera in un passo falso delle battistrada per acciuffare il treno playoff attualmente lontano sei lunghezze. In coda il Catalunya conquista la matematica salvezza battendo il Lanteri per uno a zero grazie alla rete messa a segno da Marrazzu.
La Puri e Forti batte (3-2) e mette ansia alla turritana; i sassaresi sono ora terzultimi a + 5 dalla zona retrocessione. 

«Ricordo gli anni negli Allievi regionali dell’U.S. Settimo, stagione 1987/1988. Malgrado avessi appena 16 anni ero già nel giro della prima squadra. Forse l’unico rammarico è stato quello di non aver goduto appieno quei 2 anni coi miei compagni di squadra coetanei». Sono parole di Gigi Puddu, 52 anni al secondo mandato come sindaco di Settimo San Pietro, che rispolvera con un pizzico di emozione i suoi ricordi da calciatore. «Giocavo da seconda punta, ho giocato in tutte le categorie dei dilettanti fino alla Promozione; ho vestito le maglie di Settimo, Settimese, Icnhos 2000, Serdiana e Soleminis. Indimenticabile la vittoria del campionato di Seconda categoria con la maglia del mio paese nel 1994. Una sensazione indescrivibile. La passione per questo sport non finisce mai, ho smesso di giocare nei campionati di categoria a 41 anni e ora mi diletto in quelli amatoriali. Settimo può vantare uno degli impianti calcistici più moderni ed efficienti dell’hinterland cagliaritano. «I Sindaci, le istituzioni in generale», prosegue Puddu, «hanno il dovere di mettere a disposizione dei propri concittadini strutture idonee che stimolino la popolazione a fare sport, il sostegno economico per queste cause non deve mai venir meno. Scuola e famiglia sono fondamentali per i giovani. Tuttavia, anche lo sport è a tutti gli effetti uno strumento altrettanto importante in quanto trasmette tanti valori positivi, come ottenere risultati, che non significa vincere ad ogni costo, ma fare gruppo, fare lavoro di squadra e faticare per raggiungere gli obiettivi. Quindi dico ai ragazzi e ai genitori che scuola e sport possono e devono coesistere, basta sapersi organizzare».

Come in tutti i paesi dell’Isola anche Settimo accoglie una folta rappresentanza di tifosi rossoblù e il primo cittadino no fa di certo eccezione: «Sono tifosissimo del Cagliari e quest'anno ho fatto l’abbonamento ma la mia squadra del cuore è l'Inter. Se mi chiedessero quale sia il mio giocatore preferito non avrei dubbi: Maradona». Per appendere le scarpette al chiodo c'è ancora tempo «Faccio il Sindaco da 9 anni e posso garantire che gli impegni sono tanti», conclude, «ma anche se il tempo è sempre risicato, faccio di tutto per potermi allenare con una certa regolarità e prepararmi al meglio al fine di dare il mio contributo alla squadra amatoriale».

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