La chiusura delle attività per la Promozione 2023-2024 ha dato ieri gli ultimi verdetti. Dopo Monastir e Nuorese, che avevano vinto i rispettivi gironi, è l'Alghero a festeggiare nei play-off: la doppia vittoria sull'Usinese (2-1 all'andata, 0-1 ieri nel ritorno) vale la chiusura al primo posto nella graduatoria ripescaggi, con la certezza della promozione visto che c'è una posizione libera. «Siamo riusciti a staccare ieri il pass per disputare nella prossima stagione il campionato di Eccellenza», le parole del presidente Andrea Pinna oggi durante "L'Informatore Sportivo" su Radiolina, con Lorenzo Piras. «Alghero torna in Eccellenza dopo dieci anni e siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto fino a oggi, dentro e fuori dal campo. Abbiamo fatto appassionare gli algheresi al calcio giocato, ieri c'erano oltre 1.500 persone in trasferta e tanto entusiasmo. Per il futuro vogliamo sederci a tavolino e programmare la prossima stagione, dove anche per il nome puntiamo a fare un torneo di vertice. Siamo in orbita Cagliari: speriamo di avere qualche altro ragazzo che ci dia soddisfazioni».

Il saluto. In casa Nuorese la vittoria del campionato è arrivata già da qualche settimana, ora inizia una nuova pagina anche perché per l'Eccellenza cambia la guida tecnica. «Determinati impegni lavorativi non mi permettono di proseguire», spiega l'ormai ex allenatore verdazzurro Antonio Prastaro, tornato a fine dicembre e capace di vincere il Girone B. «Ora si vedrà, il mio è stato un impegno e un atto d'amore per questi colori che mi hanno dato tanto nella mia carriera. Siamo riusciti nell'intento di riportare la Nuorese in una categoria un po' più consona: è stato un grande testa a testa con l'Alghero, ma avrebbe meritato anche l'Usinese». Il tecnico, classe '72, mette a confronto le due metà della Sardegna, viste le difficoltà al Sud dove in Eccellenza sono retrocesse Sant'Elena, Villacidrese e Guspini (oltre al Bosa) con la promozione del solo Monastir. «Al Nord troviamo degli impianti più adeguati, poi anche tanti stranieri che alzano il livello. Qui ci sono belle realtà come il Monastir e l'Iglesias, bisogna avere la pazienza di seguire i progetti». Per Prastaro il ritorno in panchina non è scontato sia immediato: «Mi devo riposare e dedicarmi ad altri aspetti, si vedrà dopo. Non ho fretta, sto alla finestra e attendo la proposta giusta senza l'esigenza di riprendere subito».

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