Un libro di culto e una relativa trasposizione cinematografica di culto (Trainspotting), un seguito decisamente meno di culto (T2, Trainspotting 2) maldestramente estratto da un altro ottimo romanzo di Irvine Welsh (Porno) e ora una riduzione teatrale tutta da scoprire che porta la firma di Artisti Fuori Posto e Makenes Teatro in scena da domani sera a domenica all'Auditorium comunale di piazza Dettori a Cagliari.

La storia è nota ai più.

Siamo ad Edimburgo, ma non solo in Scozia, galleggia una generazione travolta dall'eroina che poi darà il testimone a un'altra generazione che si farà trascinare nelle spire delle droghe sintetiche, ecstasy su tutte.

Ci sono Spud, Sick Boy e Renton (uno più scraniato dell'altro ma ognuno a modo suo) e c'è Begbie che mischia alcol e risse con cadenza quasi matematica. C'è il monologo dei monologhi, manifesto di una gioventù che ha lasciato sul terreno troppi compagni di viaggio:

"Scegliete la vita, scegliete un lavoro, scegliete una carriera, scegliete la famiglia, scegliete un maxitelevisore del cazzo, scegliete lavatrice, macchina, lettore cd e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita; scegliete mutuo a interessi fissi, scegliete una prima casa, scegliete gli amici. Scegliete una moda casual e le valigie in tinta, scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo, scegliete il fai-da-te e il chiedetevi chi siete la domenica mattina. Scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz, mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio, ridotti a motivo di imbarazzo di stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi. Scegliete il futuro, scegliete la vita. Ma perché dovrei fare una cosa cosí? Io ho scelto di non scegliere la vita. Ho scelto qualcos'altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando ha l'eroina?"

E poi ci sono delle soluzioni sceniche indimenticabili: il tuffo nel gabinetto lercio e la risalita, le allucinazioni da astinenza, quelle da overdose e quelle da viaggio chimico. Insomma la compagnia che domani si appresta a calcare le scene porta con sé una non indifferente dote di paragoni ed eredità artistiche. E sarà, dunque, davvero intrigante e curioso scoprire quale sarà la loro chiave scenica e drammaturgica.

Sul palco: Alessandro Pani, Filippo Salaris, Sergio Cugusi, Francesco Civile, Francesca Saba, Juri Orrù, Anna Murgia e Piero Murenu, che firma anche la regia con Filippo Salaris.

Ingresso 14 euro, spettacolo vietato ai minori di 14 anni.
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