Magliette a righe, orecchie grandi e morbide, frase preferita "cosa mi dici mai!": questo l'identikit di Topo Gigio, il pupazzo inventato da Maria Perego che da mezzo secolo attraversa l'immaginario di generazioni di bambini. Topo Gigio ha debuttato in tv nel 1959, in Alta Fedeltà, la trasmissione del sabato sera diretta da Vito Molinari doppiando la voce velocizzata di Domenico Modugno, e ha subito conquistato i telespettatori per il suo misto di innocenza e umorismo. Ha anche affiancato molti volti noti della televisione: da Delia Scala e Nino Manfredi, in Canzonissima del 1959, a Raffaella Carrà in quella del '74, irresistibili nel duetto Strapazzami di coccole. Ha fatto poi da spalla a Cino Tortorella nello Zecchino d'Oro, e nei primi anni '60 è stato anche il primo pupazzo animato ad apparire nel Carosello come testimonial dei biscotti Pavesini. E' poi apparso sul Corriere dei Piccoli, nel 1961, disegnato da Dino Battaglia. Topo Gigio, fabbricato in materiale talmente morbido da consentire il movimento di ogni parte del corpo e del viso, nelle sue storie è stato affiancato dai topi Ino, compagno di avventure, e Rosy Rosicchia, la sua fidanzata (doppiata dall'attrice Liù Bosisio). Suo antagonista era invece il gatto Megalo. Mai apparso sul piccolo schermo - ma ripetutamente evocato - era invece il nonno Teodoro. La sua creatrice Maria Perego, in un'intervista attribuì l'enorme successo del pupazzo al fatto che fosse "il ritratto del candore, della fiducia in un mondo flagellato dai pericoli e dalle paure".  
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