"Quando ci siamo lasciati, fu un brutto momento, poi ci siamo ritrovati in un bel rapporto di amicizia".

Stefania Sandrelli parla della sua storia con Gino Paoli e si racconta in un'intervista al "Corriere della Sera".

Il regista che ha scoperto l'attrice fu Pietro Germi, che la volle in "Divorzio all'italiana": "All'epoca ero già apparsa in qualche pellicola e ogni tanto, a Viareggio, mi facevano miss di qua, miss di là... Germi mi vide nella foto pubblicata su una rivista e mi fece convocare agli Studi De Paolis a Roma: mi prese un colpo, non me l'aspettavo!".

E poi ci fu Antonio Pietrangeli, che la volle protagonista in "Io la conoscevo bene". "Il personaggio di Adriana in quel film fu molto impegnativo e mi ha aperto altre porte con Scola, Monicelli, Comencini, Bertolucci... tutti cari amici", racconta l'interprete.

Sandrelli sostiene di non essersi mai pentita dello scandalo suscitato con "La chiave" di Tinto Brass: "Mai! È stato un film femminista, dove io sputtanavo il porco inverecondo guardone. Adoro l'ironia con cui Tinto dirige gli attori".

E a proposito di attori, la Sandrelli confessa di avere avuto "qualcosina" con Gérard Depardieu: "Non ho mai sognato di mettermi con un attore. Giusto con Depardieu c'è stata qualcosina, più che altro un'affettuosa amicizia: ma Gérard è un uragano, e come uragano basto io".

(Unioneonline/F)
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