porta la firma di Sergio Rubini la messinscena di "Dracula", capolavoro di Bram Stoker in cartellone fino al 22 dicembre al teatro Massimo di Cagliari per la stagione de "La Grande Prosa" del Cedac.

"'Dracula è un libro che mi ha particolarmente affascinato - spiega proprio Sergio Rubini - perché rappresenta l'ultimo disperato vagito ottocentesco, prima dell'affacciarsi sulla scena di Freud, in risposta al mistero del buio, della maledizione, alla paura della malattia e della morte".

Nel cast, accanto al celebre attore e regista pugliese, anche Luigi Lo Cascio, volto noto del grande e del piccolo schermo, che interpreta Jonathan Harker, il giovane procuratore londinese inviato in Transilvania, dove dovrà confrontarsi con l'incubo. E poi sul palco Lorenzo Lavia, Roberto Salemi, Geno Diana e Alice Bertini.

La pièce affronta il mito del vampiro in chiave contemporanea. Un dramma "laico'", in cui l'eco di antiche superstizioni si scontra con le teorie del positivismo, sullo sfondo di una Londra vittoriana intrisa di spiritismo e ipnotismo, attraverso cui la scienza prova a indagare l'enigma della vita e della morte, sino alla nascita della psicanalisi.

"Il teatro per me è una sorta di bolla in cui lo spettatore resta imprigionato per due ore all'interno di una suggestione - aggiunge Rubini - mi sembrava importante cogliere e restituire sulla scena il clima del libro: l'inquietudine, il senso di colpa, l'ambiguità e il mistero".

Poi qualche parola sull'Isola. "Ho un rapporto bellissimo con la Sardegna - spiega Rubini - dove sono stato tante volte. Nutro un grande rispetto per il popolo sardo, ho sempre sperato che potesse venire da lì la fermezza per risolvere i problemi del nostro paese. Sull'Isola de L'Asinara ho girato "La stoffa dei sogni" di Gianfranco Cabiddu: ho molto amato quel film, quella luce e quel mare e voglio ricordare il mio amico Ennio Fantastichini, che in quel film era eccezionale".

(Unioneonline/v.l.)
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