Il fascino della danza contemporanea e il pathos del flamenco, tra riletture di capolavori della storia del balletto e creazioni originali di importanti coreografi, con “Duets and Solos”, raffinato spettacolo di danza e musica a cura di Daniele Cipriani, in scena, dopo lo straordinario successo di ieri a Sassari, questa sera, sabato 24 febbraio, alle ore 20.30 e domani alle 19 al Teatro Massimo di Cagliari per la Stagione de La Grande Danza organizzata dal CeDAC, Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna presieduto da Antonio Cabiddu con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni.

Superstar attesissima e amatissima dal pubblico Sergio Bernal, artista di fama internazionale, già étoile del Ballet Nacional de España e fondatore, insieme a Ricardo Cue, della SB Dance Company, nominato Ambasciatore delle Arti della Gran Bretagna e pluridecorato nel mondo con il Premio Ballet2000 a Cannes nel 2016 e Premio Danza&Danza 2023 come miglior ballerino internazionale.

Con lui sul palco Matteo Miccini, solista del Balletto di Stoccarda e Amar Ramasar, già primo ballerino del New York City Ballet per una straordinaria produzione di Daniele Cipriani Entertainment.

“Duets and Solos” propone una preziosa antologia di assoli e pas de deux, accanto a intriganti pagine strumentali: la colonna sonora è affidata a due brillanti interpreti, Silvia Chiesa al violoncello e Maurizio Baglini al pianoforte, per un ideale itinerario dall'Età Barocca all'Impressionismo, attraverso la ricca temperie del Romanticismo, sulle note di Arcangelo Corelli, con le sue variazioni sulla Folía de España e le antiche danze rielaborate da Johann Sebastian Bach, accanto al tema virtuosistico de “La campanella” di Franz Liszt, l'Étude S.140 No.3 in sol diesis minore, su una melodia del Concerto per violino e orchestra n. 2 in Si minore di Niccolò Paganini, e ancora la Romanza senza parole per violoncello e pianoforte op.109 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, la Polacca brillante op.3 per violoncello e pianoforte di Frédéric Chopin, e l'Andante dalla Sonata per violoncello e pianoforte op.19 di Sergej Rachmaninov, oltre a celebri partiture come “Le cygne” da “Le Carnaval des Animaux” di Camille Saint-Saëns e il Boléro di Maurice Ravel.

Riflettori puntati su Sergio Bernal, icona del flamenco e stella splendente del balletto spagnolo, tra i miti della danza mondiale assieme al nostro Roberto Bolle, che si alterna con Matteo Miccini e Amar Ramasar in un repertorio che spazia dalla grande tradizione “classica” alle moderne derive dell'arte di Tersicore, con incursioni e contaminazioni con lo spirito gitano e i balli popolari della Spagna e dell'Europa.

S'intitola “SSSS” l'elegante assolo firmato dal coreografo sloveno Edward Clug e danzato da Matteo Miccini, tra le suggestioni di un Notturno per pianoforte di Frédéric Chopin, mentre Amar Ramasar interpreta “A Suite of Dances” del danzatore e coreografo statunitense, nonché regista, Jerome Robbins, Premio Oscar per “West Side Story”, su musiche di Johann Sebastian Bach.

Gli appassionati potranno ammirare Sergio Bernal nell'intensità di “The Swan”, originale versione maschile de “La morte del cigno” di Michel Fokine, splendido assolo creato per Anna Pavlova, e ripensato su una figura virile dal coreografo spagnolo Ricardo Cue, in una danza insieme sensuale e struggente sulle note di Camille Saint-Saëns; e ancora l'ipnotico e travolgente “Boléro” di Maurice Ravel, per cui firma anche la coreografia, in uno straordinario assolo con la passione e l'abbandono di un moderno rito dionisiaco.

Infine l'eleganza della danza classica e il pathos del flamenco sublimato in un simbolico “duello” con la “Folia de Caballeros”, una coreografia di Joaquin de Luz e Sergio Bernal, che qui danza in duo con Matteo Miccini, sulle variazioni di Arcangelo Corelli tratte da La Folía de España.

Un itinerario tra note e visioni attraverso i linguaggi delle arti performative, in una sapiente alternanza di musica e danza, per conquistare esperti e amanti della cultura ma anche attrarre e incuriosire nuove fasce di pubblico, con una particolare attenzione alle nuove generazioni, con un poetico e avvincente elogio della bellezza: l’ennesimo progetto creativo del genio di Cipriani che riesce a coinvolgere le più eminenti autorità internazionali della danza che oggi promuovono instancabilmente questa arte sublime nei teatri di tutti i Continenti, ripagati dall’entusiasmo di un pubblico assetato di capolavori e di interpreti meravigliosi.

L.P.

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